Cosenza, riunione per analizzare la situazione organizzativa del partito/Le valutazioni di Sandro Fabiano, le relazioni di Mimmo Sia e Pino Vita. L'intervento di Nucara L'apporto della Calabria al lavoro della segreteria nazionale Presieduta dal coordinatore provinciale Sandro Fabiano, con la partecipazione del segretario regionale Pino Vita e del segretario nazionale Nucara, si è svolta lunedì 1 agosto a Cosenza una riunione per la consegna delle tessere ai segretari delle sezioni consentine e per continuare, dopo la precedente iniziativa promossa direttamente dalla D.N., l'esame della situazione organizzativa e delle prospettive del Pri nella provincia bruzia. Presenti i consiglieri nazionali Mimmo Sia, Bartolomeo Tommasi, Angelo Ruffolo, Delly Fabiano, i segretari di sezione e numerosi candidati del Pri alle ultime elezioni provinciali e regionali, assieme a vecchi e nuovi repubblicani tra cui Claudio Giuliani ex sindaco repubblicano di Cosenza, Peppino Gaudio e Gianni Rizzica vice sindaco di Reggio Calabria. La riunione è stata aperta da una relazione del coordinatore provinciale Sandro Fabiano che ha ricordato il lavoro svolto, su specifico mandato dell'attuale segretario nazionale, per rilanciare nella provincia di Cosenza il partito dell'Edera quasi scomparso dalla scena elettorale e politica. "Un lavoro difficile - ha detto Fabiano - di stimolo dei vecchi repubblicani e di ricerca di nuovi iscritti, che è passato positivamente al vaglio delle ultime elezioni europee e di quelle ancora più recenti regionali, per cui il Pri è tornato a risultati significativi che oggi consentono di guardare avanti con maggiore fiducia". Fabiano ha rilevato, con passione e in alcuni momenti con accenti di autentica commozione, come questo impegno abbia conosciuto fasi d'intensa aggregazione ma anche rotture, abbandoni ed in ultimo "intromissioni inopportune" che hanno finito per suscitare fraintesi con lo stesso segretario nazionale, al quale ha voluto ribadire, per superare ogni ulteriore equivoco, il suo pieno consenso e l'incondizionato appoggio all'azione con cui Nucara sta guidando il Pri in un momento particolarmente difficile. Dopo la relazione di Fabiano è intervenuto il segretario organizzativo Mimmo Sia, che ha ribadito la persistente validità dei motivi che lo hanno portato, dopo una lunga esperienza di amministratore nella Dc, ad impegnarsi nel Pri dove ha trovato le condizioni ideali e politiche per continuare la sua battaglia civile per la Calabria, e come questo impegno lo abbia visto candidato tra i più votati alle ultime elezioni regionali. Stimolante, anche se critico con la gestione organizzativa del coordinatore, l'intervento dell'ex sindaco di Cosenza Giuliani che ha chiesto la convocazione dei congressi al fine di normalizzare la vita interna del partito "che non può restare affidata alle iniziative personali". E' intervenuto, a questo punto, il segretario regionale Pino Vita che ha rilevato come molte delle difficoltà e incomprensioni attuali siano ancora il risultato della lunga crisi dei partiti, che iniziata con la fine del sistema proporzionale e l'avvento del maggioritario, ha non solo portato alla scomparsa di alcune formazioni storiche, ma ha prodotto incomprensioni e lacerazioni negli stessi rapporti personali. Vita ha rilevato come in questa fase di "transizione politica" il Pri, per aver voluto mantenere inalterato il suo nome e confermare la sua identità e autonomia, abbia finito per pagare un prezzo che, anche se altissimo, ha però consentito la sopravvivenza di uno dei più antichi partiti d'Italia, che sta dimostrando di essere utile al Paese. "In questa difficile azione - ha detto Vita - la segreteria di Nucara è stata efficace e determinate, come significativo è stato il ruolo e l'apporto dei repubblicani calabresi. Dopo i due ultimi passaggi elettorali, i cui risultati sono stati tra i più positivi tra quelli raggiunti dal Pri in tutto il Paese, si tratta adesso - ha continuato Vita - di aprire una nuova fase capace di raccogliere e portare a sintesi le vecchie e nuove energie e selezionare sul campo un gruppo dirigente capace di svolgere un ruolo di opposizione coerente e basata su proposte alternative a quelle di una maggioranza regionale che si sta dimostrando non solo inadeguata ma chiusa e illiberale. Su questa linea - ha concluso Vita - abbiamo concordato con il segretario nazionale un percorso che porterà alla convocazione e celebrazione prima di tutti i congressi cittadini e provinciali ed in ultimo di quello regionale. Le due riunioni di Cosenza hanno segnato il punto di partenza di questo percorso." Interventi successivi di Nelly Fabiano, che ha ricordato il significato della sua esperienza precedente, riformista, e ribadito il suo impegno con i repubblicani, e Poldino Di Pasqua, di Cetraro, Settimio Ferrari, di Rossano, che hanno ribadito la validità della riunione e l'opportunità di altre iniziative da tenere in provincia in vista delle prossime elezioni. Ha concluso i lavori il segretario nazionale Nucara che ha illustrato una serie di temi legati alla vita politica nazionale, mettendo in evidenza la funzione ed il ruolo del Pri, alla vigilia di scelte che potranno essere determinanti per il futuro assetto politico nazionale. "Un governo - ha detto Nucara - che nonostante la difficilissima congiuntura economica internazionale e i problemi derivanti dalla lotta al terrorismo ha operato, per molti aspetti, in maniera migliore e più efficace di quanto sia apparso. La recente iniziativa del Pri di confermare la leadership di Berlusconi anche per le prossime elezioni s'inserisce nella valutazione complessivamente positiva che i repubblicani danno della guida del Presidente del Consiglio in carica e dell'inopportunità d'indebolire con ricerche estemporanee di nomi e indicazioni di candidati alternativi la collegialità e la coesione della coalizione che deve essere, semmai, rafforzata. Chi pensava che la proposta del Pri avesse carattere tattico e strumentale è stato smentito dalle stesse dichiarazioni di autorevoli esponenti politici della coalizione che hanno messo in evidenza la rilevanza, l'autonomia e la validità della proposta repubblicana". Nucara ha poi affermato come tutto questo, assieme al crescente peso nel governo dovuto anche all'ingresso, quale ministro delle Politiche comunitarie, di Giorgio La Malfa, testimoni che il rilancio del Pri abbia segnato un punto consistente e di presa sull'opinione pubblica che coincide con l'aspettativa di molti repubblicani. "All'attività della segreteria nazionale - ha continuato Nucara - ha contribuito l'apporto della Calabria ed i risultati elettorali conseguiti anche di recente ed ai quali i vecchi e i nuovi amici cosentini, il coordinatore provinciale, i segretari di sezione ed i candidati tutti hanno contribuito in maniera determinante. Le polemiche politiche - ha concluso - quando sono basate su idee e valori e non toccano aspetti personalistici, possono essere utili, anzi servono a dare consistenza alla stessa dinamica politica che, specie in un partito quale il Pri, deve essere costantemente indirizzata all'affermazione di valori e obiettivi che oltre a caratterizzare il partito concorrano allo sviluppo del Paese". Se "gli aspetti personalistici - ha detto ancora Nucara - dovessero essere gravi, si porrà un problema di inimicizia personale che nulla ha a che vedere con la politica che è sempre ricomponibile". v. r. |