"Il Giorno" 13 aprile 2003

La direzione di Rai2 a Milano/Del Pennino: "E’ una richiesta avanzata da tempo dagli amministratori cittadini"

L'assegnazione a Milano di un canale della televisione pubblica risponde a una richiesta da anni avanzata dagli amministratori della nostra città, dei più diversi orientamenti politici.

Mi sembra quindi strumentale la polemica di quanti a sinistra tendono oggi a sminuire la rilevanza della decisione di trasferire a Milano la direzione di Rai 2, solo perché essa è da attribuire ad uomini del centro-destra.

Detto questo, va però sottolineato il fatto che il trasferimento della direzione di Rai 2 rappresenta, allo stato, soltanto una indicazione di volontà, che certo di per sè non basta, ma, va integrata con lo spostamento a Milano della produzione della rete.

Ma il trasferimento "sostanziale" della seconda rete Rai a Milano pone diversi ordini di problemi che vanno valutati in modo approfondito.

Non si tratta di un semplice spostamento territoriale: e sarebbe riduttivo e controproducente pensare che esso serva solo a "regionalizzare" le trasmissioni e a dare più voce al localismo.

Una rete televisiva pubblica a Milano deve rispondere a un progetto culturale di respiro europeo, che sia vivificato dalle tradizioni di una realtà che rappresenta il collegamento tra l'Italia e l'Europa.

Milano dispone delle necessarie energie per sviluppare programmi e dibattiti che abbraccino i grandi temi culturali, economici e sociali che caratterizzano l'attuale fase storica.

Poiché, peraltro, è giudizio comune che la vecchia sede di Corso Sempione sia del tutto inadeguata per i nuovi obiettivi che ci si intende prefiggere, si pongono anche problemi di aree e di investimenti.

Da questo punto di vista va quindi considerato come le nuove strutture della Rai si possano collocare nel modo più soddisfacente nel tessuto urbano.

Ora, se vogliamo affrontare seriamente la questione ed evitare che il trasferimento della rete 2 crei ulteriori problemi di congestione per la città, dobbiamo pensare in termini di grande Milano.

Per questo non mi sento di unirmi a quanti ritengono che la nuova sede della Rai debba essere collocata nel recinto della Fiera, quando questa si trasferirà a Rho e Pero.

Mi appare, invece, assai più convincente l'ipotesi di collocare la nuova sede della Rai nelle vaste aree dismesse di Sesto San Giovanni, che sono ben servite dalla linea uno della MM e dalla ferrovia Milano-Como, ma che necessitano di rapidi interventi di riqualificazione già programmati, e dove quindi non si porrebbero problemi di congestione.

Sen. Antonio Del Pennino

Segretario Regionale P.R.I.