Renato Lelli segretario del Pri di Cesena e consigliere nazionale: "Non si difende la tradizione repubblicana con i girotondi e gli slogan antiamericani" 'O tempora, o mores'. "Tale grido — scrive il segretario comprensoriale del Pri, Renato Lelli — scaturisce alla notizia che al termine del Congresso dei repubblicani europei in cui è stata eletta segretario Luciana Sbarbati, è stato emesso un comunicato a firma del neo-segretario nel quale si dice: 'Il nostro intento non è quello di costituire un ennesimo partito ma di rafforzare nel quadro dell'Ulivo lo spazio autonomo della cultura e della tradizione repubblicana che si richiama alla cultura mazziniana laica e riformatrice". "Gli onorevoli trasmigrati in altri partiti — insiste Lelli — dovrebbero spiegare come intendono sostenere la cultura laica e mazziniana. Forse facendo girotondi insieme ai partner dell'Ulivo, scandendo slogan antiamericani o seguendo l'insegnamento del Vaticano su scuola, bioetica e politica estera alla faccia dei valori di cui si dicono sostenitori? Per quanto riguarda il Pri di Cesena esso intende rimanere, come già detto, nell'attuale alleanza purché sia ribadito il quadro politico-programmatico". |