Ragusa/La corsa per la poltrona più ambita del Comune potrebbe interessare ben sette esponenti politici: sei, attualmente, sono degli schieramenti del centrodestra

Elezioni, c’è un altro candidato. I repubblicani "lanciano" Calvo

In vista delle elezioni amministrative di Ragusa non è ancora certo il numero dei candidati alla carica di sindaco. Al momento sono cinque i nomi ufficiali: Domenico Arezzo per la Casa delle Libertà, Tonino Solarino per l’Ulivo e Democrazia locale, Marcello Perracchia per Fiamma Tricolore, Antonio Di Paola a capo di una lista civica dal nome Terra Nostra, appoggiata anche da Bella Italia e da Noi cittadini, il movimento creato dall’ex segretario dell’Udeur, Pietro Monteforte e Gino Calvo per il Pri. A questi si devono aggiungere quelle probabili di Enzo Firrincieli del Nuovo Psi e di Cosimo Angelica di Nuova Sicilia. Corsa a sette per una poltrona, quindi, con ben sei candidati del centrodestra, anche se uno di loro l’attore Marcello Petracchio, annunciato ufficialmente dal federale della Fiamma Tricolore, Pietro Ascenzo, potrebbe ritirarsi dalla corsa dopo un incontro col sindaco Arezzo. Il condizionale è d’obbligo visto che ieri non è stato possibile mettersi in contatto con l’attore ragusano che lavora col teatro Biondo di Palermo.

L’ultimo candidato ufficiale è Gino Calvo, segretario provinciale del Partito Repubblicano Italiano che ha deciso ieri di scendere in campo alla carica di sindaco della città capoluogo. Calvo, attualmente ricopre la carica di consigliere provinciale e di presidente della Commissione sviluppo economico di viale del Fante, mentre a livello di partito è stato chiamato alla carica di responsabile nazionale del settore welfare del Pri.

Calvo ha scelto di scendere in campo in prima persona e ne spiega le ragioni. "Vogliamo essere dalla parte dei cittadini ­ afferma Calco ­ e per questo motivo abbiamo deciso di offrire un’alternativa con un progetto di governo della città che sia concreto e pronto al rilancio territoriale. La scelta che invece è stata possibile in altre realtà, è dettata dalla mancata condivisione di un comune progetto politico e dalla forte delusione ricevuta in questi anni di amministrazione Arezzo. Un’amministrazione poco attenta ­ tuona il segretario del Pri ­ alle esigenze dei cittadini, arroccata su posizioni che si sono poi dimostrate assolutamente errate, spesso impegnata al cambiamento praticamente ciclico degli assessori. Sarebbe stato ipocrita da parte nostra continuare a stare accanto a chi, a nostro avviso, non ha saputo ben rispettare il patto con gli elettori. Per questo motivo ­ conclude Calvo ­ il Pri ha scelto a Ragusa di andare da solo non trovando, ovviamente, altre possibilità di incontro con gli altri candidati a Sindaco. Il nostro partito, che ha una lunga tradizione, si presenterà anche con propri candidati al Consiglio comunale di Ragusa convinti come siamo che sia fondamentale il confronto con gli elettori. L’invito che lanciamo a tutti i ragusani, e lo faremo anche con una particolarissima e alternativa campagna elettorale e con manifesti provocatori, è quello di svegliarsi e di avere la carica giusta per cambiare assieme la città di Ragusa.

"Il Giornale di Sicilia" 6 Aprile 2003