Procreazione e turismo fecondativo di Marco Christian Cariati e Federica Dolcini* L'infertilità è una condizione che oggi affligge un elevato numero di coppie e la sua incidenza appare, purtroppo, notevolmente aumentata negli ultimi anni, a seguito di innumerevoli fattori. Per questo è possibile ricorrere alla Procreazione Medico Assistita: si basa sulla scelta di metodiche altamente specialistiche che coinvolgono, oltre alla ginecologia, anche la clinica, la biologia e la genetica. Tutte queste metodiche hanno in comune la capacità di dare una mano alla natura e non sono utilizzate per stravolgerla. Infatti, preparano la cellula uovo e gli spermatozoi in modo da offrire le maggiori possibilità di successo: embrione e gravidanza. Ci sono comunque due fattori da tenere presenti: il tempo necessario per il trattamento e la durata del trattamento stesso, che non può avere né limiti né restrizioni, né può ridursi a tre tentativi. Per sterilità si intende l'incapacità di concepire dopo almeno 1 anno di tentativi non protetti. Gli studi mostrano che la donna è responsabile del 50% dei casi di sterilità ed il maschio dell'altro 50%. I test richiesti per individuare la causa specifica dell'infertilità devono accertare nella donna l'ovulazione, la qualità delle tube di Falloppio ed i livelli ormonali; nell'uomo, invece, la produzione di spermatozoi: numero, motilità e forma. Le cause della sterilità maschile sono: ridotta conta degli spermatozoi; mobilità ridotta degli spermatozoi; difetti nella forma (morfologia dello spermatozoo); problemi del coito. Le cause della sterilità femminile sono: deficit ormonale; patologie tubariche; endometriosi; alterazione qualitativa del muco cervicale; mancato impianto dell'embrione nell'utero. A questo punto si rende necessario l'apporto medico con le metodiche della Procreazione Medico Assistita, che si divide in I e II livello. Le metodiche della Procreazione Medico Assistita di I livello prevedono: induzione dell'ovulazione con rapporti sessuali mirati; AIH (Inseminazione Intrauterina Omologa): la deposizione direttamente all'interno della cavità uterina dello sperma del proprio partner opportunamente preparato. Le metodiche della Procreazione Medico Assistita di II livello prevedono: FIVET: fecondazione in vitro (quindi extracorporea) e successivo trasferimento nell'utero del pre-embrione (embrione alle prime fasi di sviluppo); FIVET + ICSI: è una microiniezione intracitoplasmatica di uno spermatozoo e successivo trasferimento nell'utero; MESA/TESA: prelievo chirurgico degli spermatozoi e trasferimento in utero dell'embrione. Poiché circa 4 coppie su 5 che si sottopongono ad un singolo ciclo di fecondazione assistita non riescono ad avere un bambino, non si possono limitare i tentativi. Infatti, quando si tenta di avere un figlio naturalmente, si compiono svariati tentativi ed è quindi giusto permettere che altrettanti tentativi vengano compiuti con la fecondazione assistita. In questo caso la legge che si prefigge di regolamentare la fecondazione assistita in realtà la impedisce. Questo è proprio il caso in cui la legge non interpreta lo spirito pubblico, induce discriminazioni e arreca danni, condanna la libertà della ricerca e renderà persone e coppie infelici oppure le indurrà ad andare all'estero, dove però la possibilità di avere figli con la Procreazione Medico Assistita sarà miraggio solo di ricchi. Questa legge, come tutte le leggi di questo genere, sarà aggirata e violata, produrrà fenomeni di turismo fecondativo, poiché basterà, appunto, andare altrove in Europa per eluderne i divieti. Si può rispettare senza danneggiare il punto di vista dell'etica cattolica: è una legge appena nata ma già vecchia, è un insulto alla modernità. Cercare un figlio aiutando la natura con la Procreazione Medico Assistita non è un gesto egoistico bensì di grande amore verso la vita. Concludendo, nonostante la sterilità di coppia al giorno d'oggi possa essere considerata un problema di dominio pubblico solo perché il numero di coppie impossibilitate ad avere un bambino appare in considerevole aumento, essa è, in realtà, un problema individuale, non giornalistico e non politico. *FGR Cologno Monzese |