Emilia Romagna: De Modena, Pasini e Rivizzigno sul Pri nel governo/Un esame delle posizioni delle minoranze. Respinte le critiche dei componenti di Riscossa repubblicana

Un reale successo politico della segreteria nazionale

In questi ultimi tempi e più precisamente da quando le Minoranze del Partito sono venute a conoscenza della possibilità, poi verificatasi, che quest'ultimo potesse avere una maggiore visibilità in un Governo di Centro Destra accedendo ad un importante Dicastero, ci sono state le più svariate dichiarazioni da parte di esponenti, in particolare della minoranza di Riscossa, dichiarazioni più o meno composte, ma sempre ispirate dalla somma preoccupazione che, per qualche tempo per gli accordi a sinistra non ci fossero più possibilità concrete, ma che, al contrario, il Partito si stava indirizzando sulla strada di un maggiore, stretto e duraturo accordo con il Centro Destra.

La preoccupazione è stata sicuramente la "musa ispiratrice" dell'Assessore del Comune di Forlì Buffadini nel rilasciare la scomposta intervista pubblicata dalla Voce di Romagna il 24/04/05.

L'Assessore ha dichiarato che la svolta a sinistra del PRI a Bari è stata ispirata alla Dirigenza Nazionale del Partito, non da opportunità politica, ma al solo scopo di accedere, da parte di questi ultimi, alle poltrone e quindi a incarichi di maggior potere.

Ci corre l'obbligo ricordare all'Assessore Buffadini i seguenti punti:

1) che il predetto Assessore si è presentato alle elezioni comunali con l'incarico di Assessore uscente e non è riuscito a raggiungere il quorum necessario per essere rieletto. Certo è che con la sua "buona amministrazione" non ha aumentato neanche un consenso personale.

2) che nonostante ciò ha assunto l'incarico di "Assessore predestinato" per il suo leale e convinto comportamento nell'appoggiare la presenza repubblicana nelle liste di sinistra nelle ultime elezioni amministrative.

3) che nella attuale difficile situazione nella quale si trova il predetto Assessore e per la quale né il Partito Locale né il Partito Nazionale ha preso posizione dandoGli la giusta opportunità di discolparsi, senza chiederGli quello che l'Assessore avrebbe dovuto fare per scelta personale, rimettere, anche se solo temporaneamente, il mandato nelle mani del Sindaco. Con ciò sarebbe stato piu' opportuno, in particolare per Lui, una presa di posizione piu' equilibrata.

Può essere questo valutato come attaccamento alla coalizione o come attaccamento alla poltrona od entrambi?

Lo stesso giorno nella cronaca locale del Resto del Carlino, l'amico Segretario di Consociazione Sansavini risponde in merito a una nostra dichiarazione precedentemente pubblicata.

L'amico Segretario deve decidersi perché è vera o l'una o l'altra cosa. O Noi che ci identifichiamo nella Maggioranza Nazionale del P.R.I. non contiamo come apporto di voti e allora la Nostra presenza all'interno delle liste non avrebbe apportato quel contributo che lui dice venuto a mancare al Partito, o abbiamo avuto paura di presentarci perché preoccupati di non aver seguito, ma per questo dobbiamo ricordare all'amico Sansavini che la nostra componente ha appoggiato, anche se molto va riconosciuto al candidato, l'amico Lauro Biondi che, con i Suoi e i Nostri voti, arriva tutte le volte prima di Lui che, pur essendo il Segretario di Consociazione da 8 anni nonché vice Presidente della Provincia di Forlì-Cesena ed in precedenza Assessore, non riesce mai a spuntarla sul candidato dell'opposizione sostenuto da Noi che contiamo così poco. Ma al di là di queste considerazioni, vogliamo ricordarGli che, come Segretario della Consociazione forlivese ci deve almeno, prima o poi, una risposta su cosa vuole fare di quelle iscrizioni della sezione Mazzini che ha vocato a sé e delle quali a tutt'oggi, a distanza di molti mesi,non abbiamo ancora ricevuto una precisa risposta.

In questo turbine di dichiarazioni si è poi inserito l'amico Valbonesi, dopo che "l'imprevedibile" amico Biondi gli ha servito su un piatto d'argento un argomento che così come sviluppato e proposto da Valbonesi sarebbe, in buona parte, condivisibile e auspicabile se lo stesso e la componente di Riscossa alla quale fa riferimento, sia nella Direzione Nazionale che negli articoli di recente comparsi come quello dell'amico Gambi, non avessero dichiarato, votando contro in Direzione, la loro avversità all'entrata nel Governo ed all'accesso al Ministero dell'amico Presidente Giorgio La Malfa ed alla riconferma a vice Ministro dell' Segretario Francesco Nucara.

Sia Riscossa che Autonomia si sono accorti che il Polo di Centro Destra concedendo ai Repubblicani, rappresentati in Parlamento da un Senatore e da un Deputato, un Ministro ed un Vice-Ministro ha dato al Partito una visibilità insperata ed uno spazio di grande importanza in particolare ad un anno dalle elezioni politiche.

Gli amici prima citati avrebbero dovuto ammettere che una tale regia è degna non solo di grande plauso, ma dovrebbe essere osannata da tutti i Repubblicani per i risconti e i risultati che di conseguenza verranno.

Forse gli amici di Autonomia abdicando (vedi articolo di Ravaglia di oggi nella pagina locale del Carlino di Ravenna) hanno abdicato a favore della sinistra Ravennate?

Non sarebbe più giusto che gli amici di autonomia si avvalessero di una posizione concessagli dagli amici Repubblicani Romagnoli, regione nella quale non è possibile oggi proporre una situazione politica che rispecchi quella del nazionale, ma che, con questa eredità concessagli, avrebbero potuto, nel futuro, portare il Partito in una posizione di maggiore coerenza fra il centro e la periferia?

Bastava che gli amici di Riscossa e di Autonomia, avessero fatto una semplice considerazione e cioè che nonostante il Partito abbia di recente votato, con coerenza, contro le modifiche della Legge Costituzionale, la Coalizione alla quale partecipiamo, invece di farci pagare questa Nostra posizione, ci ha premiato con un nuovo Dicastero.

Cosa sarebbe successo, chiedo agli stessi amici, se fossimo stati presenti in un Governo di Centro Sinistra ed avessimo preso le giuste posizioni che competono al nostro Partito sulla politica estera?

Non basta essere filo occidentali e americani a parole, se questo non viene concesso nei fatti.

Alla luce di tutto ciò dire che con questo si è dimostrato che esiste più democrazia in una coalizione di Centro Destra che di una di Centro Sinistra è fare pura retorica?

E' pur vero che l'osservatorio di chi è in maggioranza oggi concede dei privilegi indiscussi, ma essere ciechi rispetto agli avvenimenti è come voler dire di non accettare la chiara realtà.

Basterebbe condividere alcune giuste considerazioni e la cecità potrebbe diventare solo miopia, il che ci permetterebbe di essere più vicini e sempre all'interno della Casa Repubblicana.

Per la componente della Maggioranza Nazionale
De Modena Bruno
Pasini Virginio
Rivizzigno Marcello Luciano