Conclusa con l’elezione di Fabio Melilli la trentunesima Assemblea dell’Upi/Gino Calvo consigliere provinciale del Pri nel nuovo organismo nazionale. Il saluto del responsabile Enti locali Pino Vita

Soddisfazione del Pri per i nuovi compiti assegnati all’Ente

Conclusi i lavori della trentunesima assemblea dell’Upi con l’elezione per acclamazione di Fabio Melilli a nuovo presidente dell’associazione; Gino Calvo consigliere provinciale del Pri è stato eletto nel nuovo organismo nazionale dell’associazione.

L’assemblea si era aperta con la relazione del presidente uscente Lorenzo Ria, che dopo cinque anni di presidenza ed a seguito dell’elezione alla Camera dei deputati nelle recente turno di elezioni suppletive ha lasciato l’incarico.

Nel dibattito, a portare il saluto del Pri è’ intervenuto il responsabile nazionale degli Enti locali Pino Vita che ha sottolineato come il Pri, in questi anni, sia riuscito a conservare il proprio nome che, assieme al simbolo dell’Edera, testimonia una storia nella quale trova posto il grande impegno culturale e politico per le autonomie locali. Vita ha ricordato come la battaglia condotta dal Pri negli anni ‘60/‘70, per l’abolizione dell’ente Provincia, fosse indirizzata a chiarire e semplificare i ruoli e i compiti dei diversi livelli istituzionali. "Una battaglia quindi - ha detto - non viziata da alcun pregiudizio verso gli amministratori provinciali ma legata all’esigenza di una profonda riforma dello Stato per garantire chiarezza amministrativa ed efficienza al quadro delle autonomie locali, in vista dell’attuazione delle Regioni. Oggi che si sente parlare di un nuovo centralismo regionale che mette in discussione l’autonomia delle Province e dei comuni si comprende meglio la linea dei repubblicani del tempo per cui il Pri è lieto, oggi, di prendere atto del nuovo ruolo e dei maggiori compiti assegnati alla Provincia, a seguito del decentramento amministrativo e dell’applicazione del Titolo V della Costituzione. Un’istituzione, considerata un tempo marginale risulta oggi - ha detto Vita - in crescita e in grado, per di più, di dare risposte adeguate ai bisogni dei cittadini che rimangono il punto di riferimento di ogni attività delle autonomie.

Il responsabile degli Enti locali ha concluso sottolineando "il clima propositivo dell’assemblea dell’Upi: un’associazione che, pur svolgendo un ruolo critico nei confronti delle scelte del governo e della Finanziaria, evita i toni ultimativi dell’Anci, caduta ormai, anche per la logica di spartizione applicata al recente congresso di Genova, nelle mani di rappresentanti e dirigenti che animati da una logica di parte ne stanno stravolgendo l’equilibrio pluralista e snaturando con iniziative e forzature di tipo sindacale il ruolo di una associazione che è stata determinate nella crescita autonomistica del Paese".

Vita ha concluso prendendo atto con soddisfazione dell’ingresso del consigliere provinciale del Pri Gino Calvo di Ragusa nel nuovo Consiglio nazionale dell’Upi a testimonianza di come "la battaglia condotta in questi anni dalla segreteria per la sopravvivenza del Pri abbia cominciato a dare, anche in un settore delicato come quello della rappresentanza nelle autonomie locali, un primo risultato"

Il nuovo presidente che guida la Provincia di Rieti, nel suo discorso d’insediamento, riprendendo i temi del dibattito, ha auspicato prima di tutto la ripresa del dialogo con il governo, specie per quanto concerne l’attuazione della delega delle funzioni fondamentali delle Province.

v. r.