Calabria: a Lamezia il 7 gennaio 2006 il congresso regionale/Il tema: "Un partito che viene da lontano e guarda al futuro". Le conclusioni di Nucara Un riferimento per le scelte nazionali del partito "Il Pri un partito che viene da lontano e guarda al futuro" è il tema del congresso regionale calabrese del Pri che si terrà a Lamezia Terme sabato 7 gennaio 2006 e che sarà aperto da una relazione del segretario regionale Pino Vita e concluso dall'intervento del segretario nazionale e vice-ministro all ‘Ambiente Francesco Nucara. La data è stata decisa in una riunione che si è tenuta a Lamezia e alla quale hanno partecipato i responsabili provinciali delle cinque organizzazioni repubblicane. Erano presenti per Reggio Calabria Pino Nicolò e Filippo Postorino, in rappresentanza del nuovo responsabile provinciale Enzo Ruggiero assente per motivi personali, per Catanzaro Caterina Salerno, per Cosenza Mimmo Sia, per Vibo Valentia Enzo De Masi, per Crotone Antonio Leto, Emilio Trocino e Roberto Trevisi che di recente hanno aderito al Pri e costituito il gruppo repubblicano al comune. Presente Silvestro Raso, segretario cittadino di Lamezia Terme, dove sarà celebrato il congresso dei repubblicani calabresi ai quali porterà il saluto il sindaco della città Gianni Speranza. Nella riunione sono stati definite le modalità organizzative, il tesseramento e i criteri di partecipazione al congresso; i temi da trattare, tra cui i rapporti con gli alleati della Casa delle Libertà e la valutazione dell'attività della giunta Loiero rispetto alla quale il Pri conferma la sua opposizione. Il precedente congresso regionale si era tenuto a Reggio Calabria il 2 febbraio 2003 e alla vigilia delle recenti elezioni regionali, per superare una crisi nei rapporti interni, su proposta di Nucara la segreteria era stata affidata all'unanimità a Pino Vita, già segretario regionale negli anni 75/80. Il Pri aveva affrontato le ultime elezioni regionali con il simbolo dell'Edera unito a quello della lista del candidato alla presidenza della Regione della CdL Sergio Abramo, che vedeva la presenza del Pli e del Movimento dei disoccupati calabresi. La decisione era stata presa a seguito dell'approvazione, avvenuta all'ultimo minuto della legislatura, da parte della maggioranza di centro-destra di una legge elettorale contenente uno sbarramento del 4%. Non ostante l'aggregazione e il collegamento con il candidato alla presidenza la lista, pur ottenendo ventisettemila voti e la percentuale del 2,50%, non era riuscita a superare lo sbarramento e a conquistare un suo esponente. Questa carenza istituzionale non ha impedito, però al Pri di svolgere con grande determinazione una linea di opposizione alla maggioranza regionale, guidata da Loiero che sta dimostrando, giorno dopo giorno, la sua scarsa efficienza amministrativa e la sua incapacità ad affrontare concretamente, al di là degli slogan e delle parole d'ordine, i problemi della Calabria. Alla base di tali carenze c'è per i repubblicani una mancanza di coesione politica e l'assenza di una visione comune dei problemi in una compagine messa insieme solo per scopi elettoralistici. Questi temi saranno alla base del dibattito congressuale che secondo il segretario regionale dovrà anche compiere un esame approfondito delle nuove condizioni che si determineranno a seguito dell'approvazione della nuova legge proporzionale. Dice Vita: "Per un partito di frontiera come il Pri che ha combattuto, in questi anni, una difficile battaglia a difesa della sua identità, ancorata ai valori della cultura laica e liberal-democratica, si tratta di compiere scelte coerenti per mantenere in vita questa irrinunciabile esigenza. E' quindi necessario un Congresso per valutare il cammino svolto da coloro che si sono battuti per mantenere in piedi il partito dell'Edera facendone , nel contempo, il punto di riferimento di quanti, senza ricorrere ad abiure hanno abbandonato le precedenti esperienze e continuato con i repubblicani il loro impegno civile e politico nelle istituzioni e nella società. Questa azione – continua Vita- è stata promossa e sostenuta dall'attuale segretario nazionale Nucara che ha perseguito con grande determinazione la sopravvivenza e la crescita del Pri. Ma per il segretario regionale "è venuto anche il momento di ricercare valutazioni di più lungo respiro e questo compito non può che essere svolto dal congresso, vale a dire -conclude - da tutti coloro che dopo aver contribuito alla salvaguardia e al processo di rilancio del Pri, si ritroveranno ancora insieme per definire le scelte per il futuro del partito. In questa prospettiva, il congresso calabrese potrà rappresentare, anche per il legame politico del segretario nazionale con la Calabria, un'indicazione per le scelte nazionali che il Pri sarà chiamato a compiere". v. r. |