Milano: ampio dibattito del Pri alla presenza di Francesco Nucara/Elaborare progetti politici concreti concentrandosi sui punti essenziali per la crescita Ritrovare la nostra presenza nelle istituzioni Rilancio del PRI è il punto fondamentale che è emerso dopo l'ampio dibattito svoltosi sabato mattina a Milano dai quadri del partito lombardo alla presenza del Segretario Nazionale on. Francesco Nucara, accompagnato dal responsabile nazionale organizzativo Giovanni Postorino. A presiedere la riunione il segretario regionale del partito sen. Antonio Del Pennino, insieme al segretario cittadino Franco De Angelis e a Sergio Borlenghi presidente della Consociazione provinciale. Nel suo intervento il segretario Nucara ha esaminato l'attuale situazione politica, illustrando quella che è la posizione del partito in relazione alle prossime consultazioni elettorali. In particolare è stata evidenziata l'importanza politica e strategica della città di Milano: l'obiettivo per il Partito Repubblicano è quello di ritornare autorevolmente nelle istituzioni cittadine. Nel far questo non ci si deve far guidare da schematismi o preconcetti, né da meri interessi personali. Bisogna, bensì, elaborare progetti politici concreti, concentrandosi sui punti essenziali per la crescita, non solo della città, ma dell'intero Paese: la modernizzazione. Una modernizzazione che passa necessariamente attraverso la ricerca scientifica, l'innovazione tecnologica, le riforme in materia economica e sociale al fine di liberare tutte quelle energie ad oggi soffocate. Occorre, inoltre, rimarcare la nostra identità laico-liberale, soprattutto in un momento come l'attuale in cui, a destra come a sinistra, si registra una desolante rincorsa al voto clericale. La discussione, che ha visto anche i contributi di Carlo Visco Gilardi, di Giancarlo Ratti, di Alberto Colombi, di Riccardo Bolla, di Giovanni Galantino, si è inoltre concentrata sul tema del rilancio del partito sia a livello locale che a livello nazionale. In particolare, nel suo intervento, Franco De Angelis ha illustrato l'azione politica che sta conducendo in vista delle elezioni comunali di Milano. Tale azione è indirizzata al coinvolgimento, intorno ad un progetto politico chiaro volto a rilanciare la città, di tutte le forze che si riconoscono a vario titolo nell'area laico-liberale ad iniziare dai radicali di Dalla Vedova, dai liberali e da quelle componenti della società civile che intendono concretamente dare il loro apporto per il bene e nell'interesse di Milano. Ci si è anche soffermati ad analizzare alcune problematiche locali, e nel suo intervento il segretario provinciale di Cremona Anselmo Gusperti ha evidenziato come la bacinizzazione e navigabilità del Po, sia un problema non locale bensì nazionale. Interessante anche il contributo alla discussione fornito da Giacomo Properzj, il quale ha messo in evidenza, nel suo intervento, le difficoltà ideologiche che si riscontrano all'interno della coalizione di centro-destra, dove Forza Italia si sta tramutando in un partito clerico-moderato. D'altra parte, però, la sinistra non riesce più, non solo ad elaborare programmi politici condivisi e condivisibili ma neanche, come nella scelta del candidato a Sindaco di Milano, ad esprimere candidati credibili, dotati di autorevolezza politica, preferendo rifugiarsi in candidature modeste e burocratiche. In questa situazione il PRI può riacquistare ampi spazi, superando i progetti personali ed elaborando progetti e programmi per lo sviluppo della città e di tutta Italia. Il partito deve riuscire a farsi interprete delle esigenze dei cittadini e promotore attraverso i suoi programmi e i suoi uomini del rilancio del sistema Italia. Nel far questo, non va trascurato il problema che forse maggiormente ha penalizzato l'attività politica del PRI in questi anni: quello della visibilità. Oggi non è più procrastinabile un'azione volta a rilanciare l'immagine del partito a far conoscere quello che è il progetto politico repubblicano per l'Italia. Come ha evidenziato nella sua replica il segretario Nucara, in una situazione politica in continua transizione i repubblicani devono essere in grado di elaborare proposte politiche serie e confrontarsi con gli alleati senza per questo essere subalterni, bensì consapevoli dell'autonomia che ci ha da sempre contraddistinto, quella del pensiero. Il partito ha un'esigenza concreta che è quella di non chiudersi in sé stesso. Occorre aprirsi all'esterno aumentando gli iscritti, rinnovandosi e coinvolgendo tutti coloro che credono nello sviluppo del Paese quale unico obiettivo per una classe politica responsabile. Solo attraverso il concreto rinnovamento del partito a tutti i livelli, puntando con decisione sulle nuove generazioni, si potranno interpretare al meglio le esigenze di modernizzazione del Paese e allo stesso tempo dare al PRI, che è il più anziano partito del panorama politico italiano, una nuova spinta e ritrovati entusiasmi, continuando ad essere ciò che siamo sempre stati: la riserva democratica dell'Italia. v. r. |