Messina: domenica 11 e lunedì 12 il ballottaggio per il sindaco/L'elezione di Alessandro La Cava in consiglio e la soddisfazione di Currò e Di Stefano

"Impegnati a raggiungere obiettivi più vasti"

Sarà il ballottaggio di domenica 11 e lunedì 12 c.m. a scegliere il nuovo sindaco di Messina tra Luigi Ragno, candidato del centro destra che ha raccolto, al primo turno, il 45,91% dei voti e Francescantonio Genovese candidato dell'Unione con il 45,79%. in una competizione che ha visto una partecipazione del 78,19 lievemente più alta di quella registrata nel 2003 che si era fermata al 77,68%. Erano 204.608, di cui 108.799 donne e 96.856 uomini, gli elettori chiamati alle urne e hanno votato 159.976.

Ha influito sull'esito della competizione per la poltrona di primo cittadino anche il voto disgiunto, per cui candidato del centro destra ha avuto dieci punti in meno rispetto alla percentuale totale delle liste che lo trainavano, mentre quello del centro sinistra ne ha avuto otto in più.

Nel quadro dei risultati conseguiti dalle quaranta liste e dai 1688 candidati che hanno concorso per l'assegnazione dei 45 seggi del consiglio comunale, spicca il risultato del Pri che, con 2.688 voti e l'1,81%, si colloca tra i migliori conseguiti dalle liste cosiddette minori. In considerazione dell'alta percentuale conseguita dalle liste collegate al candidato a sindaco della Casa delle Libertà, non è stato necessario aspettare l'esito del ballottaggio per sapere con certezza che il Pri aveva conquistato un posto in consiglio comunale tra i ventisei conquistati dallo schieramento di centro destra. Tra i candidati repubblicani è risultato eletto Alessandro La Cava, un imprenditore alla sua prima esperienza elettorale che ha raccolto un ottimo risultato personale con 488 voti di preferenza.

Tra le quaranta liste presentate, ventuno liste aderivano allo schieramento della Cdl a sostegno del candidato a sindaco Luigi Ragno; dodici invece quelle dell'Unione collegate a Francescantonio Genovese e cinque le liste del Polo autonomista, formato dal "Movimento per l'Autonomia" di Salvatore Lombardo e "Alleanza per la Sicilia" di Nello Musmeci in appoggio al candidato Nunzio Romeo.

C'erano, inoltre, "Alternativa sociale Sicilia" che aveva come candidato a sindaco Filippo Clementi e il "Movimento Sociale- Fiamma tricolore" che presentava Vincenzo Alastra. Era stata anche presentata la candidatura di Antonino Di Trapani per il Nuovo Psi, ma la commissione elettorale aveva, a seguito del ricorso avanzato di Bobo Craxi sull'uso del simbolo, respinto la lista e successivamente un decreto del Tar aveva autorizzato il Prefetto a fare svolgere le elezioni in attesa dell'udienza, che si svolgerà a Catania il 7 dicembre e che dovrà esaminare nel merito il contenzioso tra i due tronconi del Nuovo Psi.

L'enorme numero di liste aveva allargato la scheda elettorale sino a farla diventare di quasi un metro: precisamente 97,5 centimetri per 48,3 e pertanto il comune era stato costretto a fare allargare le cabine elettorali per consentire agli elettori di poterla dispiegare per intero.

Erano, inoltre, in lizza altri 1.450 candidati per le 6 circoscrizioni per cui era presente un candidato per famiglia e in un caso, c'erano addirittura tre fratelli candidati in liste diverse.

In questo quadro estremamente affollato il risultato del Pri assume un particolare valore specie se lo si raffronta con le percentuali contenute di alcune formazioni maggiori e se si tiene conto che le svariate liste hanno finito per erodere l'elettorato su cui facevano riferimento i partiti tradizionali.

Sull'esito del ballottaggio influiranno sicuramente le possibilità di recupero dei voti disgiunti e la scelta delle liste del cosiddetto Polo autonomista, mentre gli sforzi dei repubblicani di Messina andranno sicuramente a sostegno del candidato della Casa delle libertà Luigi Ragno.

Esprimono intanto soddisfazione il segretario regionale Pietro Currò e quello provinciale Pippo Di Stefano, che sottolineano come il risultato conseguito sia il frutto di un lungo impegno politico-organizzativo e come lo stesso accrediti la consociazione provinciale di Messina tra quelle della Sicilia con maggiori possibilità di conseguire alle prossime elezioni regionali un deputato repubblicano, per cui dicono: "per questo obiettivo stiamo già lavorando".

In attesa che il Pri conquisti in ambito regionale risultati ancora migliori di quelli ottenuti nella tornata comunale, l'amico La Cava potrà svolgere dai banchi del consiglio di Messina il ruolo che i repubblicani da sempre, e con successo, hanno avuto nella città dello stretto e che è stato confermato e rafforzato dal recente risultato.

Pino Vita responsabile nazionale Enti locali Pri