Seminario Fgr, giornata conclusiva con la presenza di Nucara/"La politica - ha detto il segretario - non è solamente un diritto ma un dovere di tutti" Un gruppo di giovani a confronto col leader Sei giorni, diciotto ore di conferenze, cinque notti insonni, centinaia di parole e zero ore di televisione. Si conclude cosi, con una strana chiacchierata in compagnia del segretario nazionale, l'on. Francesco Nucara, l'entusiasmante settimana di Fiuggi.Vorrei sottolineare l'aggettivo "strana", perché è raro vedere un politico seduto fra noi, che abbandona il consueto formalismo per un approccio quasi paterno, che non desidera un freddo "lei" ma impone il piccolo "tu". Il segretario tocca innumerevoli argomenti, partendo prima da come, a ventitré anni, si avvicinò al Pri, per ripercorrere poi le vicende del partito sino ai giorni nostri, ed è qui che parla dei momenti più difficili, delle innumerevoli scissioni, di un salvataggio estremo e necessariamente brutale, nel quale non era possibile scegliere da chi farsi aiutare, perché come ha detto lo stesso segretario "quando la casa brucia non si guarda tanto a chi ti passa l'acqua". Dopo questa prima parte dedicata principalmente al partito, si è poi posto l'accento sul futuro e sulla presenza della Fgr. Ma che cosa è la Fgr? Una semplice federazione di partito dove si impongono principi e politiche? Beh, credo proprio di no, anzi sono convinto che se da un lato servirà al partito per una propedeutica rivoluzione, dall'altro non potrà sottrarsi dall'essere per i giovani una possibilità, una possibilità di pensare e ragionare senza dogmi divini o di partito, al cui interno più che il consenso elettorale si dovrà creare un disinteressato interesse politico. Verso la fine del suo intervento l'on. Nucara, sollecitato da noi ragazzi, ha definito in poche parole che significa essere repubblicani, dicendo che un repubblicano è prima di tutto un uomo libero privo d'ideologie ma ricco d'ideali, per poi concludere il suo intervento parlando di come la politica, oggi ormai fuori dal mondo giovanile, sia non solo un diritto ma un dovere, un dovere al quale nessuno di noi dovrebbe sottrarsi. Quest'ultimo momento non spicca per le nozioni o per gli argomenti trattati, quanto per l'inaspettato rapporto che ha portato dei giovani, per natura scettici e diffidenti, ad aprirsi verso un uomo politico che ha a sua volta dimostrato di voler condividere le sue capacità ed esperienze, offrendo a noi tutti una rara occasione, l'occasione di pensare. Michele Bertaccini Giusto epilogo di una settimana molto intensa Siamo arrivati quasi alla fine. È l'alba. Ci aspetta l'incontro conclusivo con il segretario Francesco Nucara. E come nelle migliori gare sportive, anche i giovani repubblicani tagliano il traguardo. Dopo giorni di intenso ma piacevole lavoro siamo giunti al momento conclusivo, la resa dei conti del nostro impegno e dei nostri ragionamenti. Giudice implacabile di quest'ultimo dibattito non poteva essere che lui: l'onorevole Nucara, "l'uomo d'onore" del Pri. Già dall'inizio si preannunciava un incontro diverso dal solito: abbiamo, infatti, abbandonato le nostre abituali postazioni e ci siamo raccolti intorno al nostro ospite. Abbiamo subito scelto di parlare del presente e del futuro più che del passato, e l'onorevole ci ha prontamente illuminato. Le sue parole sono state lezioni di vera politica e soprattutto di dedizione completa al partito. Per i repubblicani, infatti, non esiste il mestiere del politico ma la missione di fare politica. Ce ne siamo resi conto ancor di più quando alla domanda su chi sia un repubblicano, l'onorevole ha semplicemente risposto "un uomo libero". Dopo quattro giorni passati ad interrogarci e a cercare una definizione, Nucara ha saputo sciogliere i nostri dubbi in un secondo. Tante domande si sono susseguite sul valore della politica e sul futuro di questo partito e tutti alla fine siamo rimasti soddisfatti delle risposte chiare e stimolanti. Quest'incontro è stato il giusto epilogo di una settimana trascorsa in compagnia di tante persone diverse eppure tenute insieme dal filo sottile dell'Edera. Una sola la richiesta: che a tutti i livelli, ed in particolare a livello locale, si tenga conto dei giovani che con fatica e tra mille difficoltà si avvicinano al partito, affinché vengano guidati e coinvolti nell'azione e nelle decisioni politiche. Purtroppo troppo spesso questo non avviene, vanificando i tanti sforzi per costruire un futuro degno del glorioso passato dell'Edera. Ora è tempo di guardare avanti. Grazie a queste intense e bellissime giornate vissute con passione, alla ricerca di maggiori certezze e di nuovi dubbi, si è creata una comunità di nuovi repubblicani che andrà a rafforzare quel gruppo di giovani che fra tante difficoltà, in questi anni, hanno ricostruito il progetto ambizioso di rinascita della Federazione Giovanile Repubblicana. In noi c'è la consapevolezza che quanto vissuto a Fiuggi è qualcosa di indimenticabile e segna, come fu Chianciano due anni fa, una svolta per il rilancio dell'azione politica del nostro partito e di noi stessi. Barbara Maurano Tanta strada da fare ma un grande entusiasmo E' venerdì mattina, ultimo dei sei giorni del seminario organizzato con l'obbiettivo di indirizzare 21 ragazzi alla politica repubblicana. Nessuno ha voglia di alzarsi, solo che questa volta il motivo è diverso da quello delle giornate precedenti. Non è più la stanchezza data dalle notti insonni a tenerci incollati al letto…questa volta non è il pensiero di dover cominciare un'altra giornata di studio: anche se interessante, sempre di studio si tratta! Questa volta a farci stringere forte il cuscino sotto le coperte è la coscienza che una straordinaria esperienza sta volgendo al termine, che un gruppo di amici così affiatato debba preparare i saluti più appropriati, sperando che l'augurio dell'arrivederci si realizzi il prima possibile… Ma prima dei saluti l'ansia di un appuntamento importante ci stringe lo stomaco, sono le 10 circa ed il nostro segretario nazionale sta per arrivare. Per un giovane repubblicano è entusiasmante potersi confrontare con il proprio leader, ricevere qualche consiglio non può far che bene da chi prima di te…beh, diciamo molto prima di te…ha intrapreso la carriera politica con passione ed impegno, valori che stanno alla base dell'esperienza dell'onorevole Francesco Nucara. Al solito ci sistemiamo seduti a formare la classe, con tanto di banchi, sistemazione che ha caratterizzato le lezioni tenute sino ad oggi. Sino ad oggi appunto, perché la prima richiesta del nostro leader è di vederci sistemati tutti attorno a lui, formando un semicerchio che sa di confronto televisivo uno contro tutti: la differenza sta nel fatto che noi siamo tutti per uno! Con questo gesto, quella che era l'ansia iniziale è stata spazzata via da un senso di tranquillità e dalla voglia di iniziare un dialogo atteso per una settimana. Nucara esordisce introducendoci la storia repubblicana per sommi capi - visto e considerato che l'abbiamo studiata per diversi giorni non ha voluto infierire - successivamente avvia una discussione a mo' di confronto per capire come fare a risollevare le sorti di un partito che ha una tradizione centenaria come il Pri, spiegando a noi giovani come si fa la politica, intesa, anche e soprattutto, a livello locale, perché non credo che alle prossime elezioni uno di noi diventerà primo ministro. Ma dopo Prodi tutto è possibile! Una domanda all'improvviso spezza la discussione: "Onorevole, ma chi è un repubblicano?", è stato uno dei quesiti più in voga tra noi giovani in questa settimana, senza mai trovare una risposta sintetica e chiara che non sia stata un libro intero. L'on. Nucara si accarezza il mento con la mano e accennando un sorriso, come se le parole che era in procinto di pronunciare fossero ovvie, ci risponde in maniera diretta e sintetica "Il repubblicano è un uomo libero!". Nella sua semplicità questa affermazione ci stupisce e ci fa immediatamente ragionare: chi tra i praticanti delle varie ideologie può definirsi veramente libero? E' questo quello che ci ha voluto fare capire l'on. Nucara: i repubblicani sono liberi di affrontare ogni problema con un senso di democrazia privo di obblighi verso classi o categorie. La saggezza e la "chiaroveggenza" che li ha sempre contraddistinti sono frutto di un pensiero che cerca sempre di evolversi e non muore nel presente; i repubblicani sanno guardare al futuro, parlano un linguaggio europeo fin dai tempi in cui l'Europa era solo un miraggio; i repubblicani sono liberi di usare la testa: liberi di pensare! Ma come si fa a non essere repubblicani?! Dopo aver raggiunto questa conclusione, possiamo veramente mettere la parola fine a questo stupendo corso di formazione con la consapevolezza che di strada da fare ce n'è tanta e con la speranza che l'entusiasmo che si è creato tra noi ragazzi non svanisca in poche settimane, ma faccia da trampolino di lancio per un progetto di rinnovamento che proprio in noi trovi i punti di riferimento. Beh, ragazzi, andiamo tutti a pranzo con il segretario nazionale Francesco Nucara, che ci allieta con la sua compagnia, ma prima di iniziare, in alto i calici, gente, si brinda alla nuova generazione del partito che prende spunto dal passato, sta attenta al presente e punta il dito al futuro perché, non dimenticate ragazzi…siamo noi il futuro! Buon appetito amici miei. A presto. Francesco Eugenio Melari |