"Avanti" 14 febbraio 2003/In Senato due provvedimenti "rischiosi" Abbattere i pregiudizi per la libertà di ricerca di Antonio Del Pennino Mentre l'attenzione è rivolta sulla riforma del Cnr, stanno passando sotto silenzo due provvedimenti legislativi che rischiano di tradursi in una riduzione della libertà di ricerca in Italia. Si tratta di ddl che riguardano il "recepimento" della direttiva del Parlamento europeo sulla protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche e le "procreazione medicalmente assistita". Il punto che ha suscitato contrasti e polemiche è stato esclusivamente quello relativo al divieto di fecondazione eterologa. La caratteristica comune ai due testi legislativi è, invece, quella di porre una serie di limiti e di divieti che si scontrano con le esigenze del progresso scientifico. Una maggioranza trasversale, che va dai settori cattolici della Cdl, a Verdi e Margherita ha introdotto disposizioni che non tengono neanche conto delle voci più aperte del mondo cattolico che cercano di conciliare lo sviluppo della ricerca con i problemi etici, come quella dei ricercatori dell'Università Cattolica di Nuova Lovanio in Belgio. Il desiderio di affermare impostazioni di carattere ideologico, ha portato o introdurre nei due test il divieto di ogni ricerca e sperimentazione sugli embrioni, incluse le linee di cellule staminali embrionali umane.Questa previsione va bene al di là di quanto stabilito con la convenzione di Oviedo sui diritti dell'uomo e sulla biomedicina. Una soluzione rispettosa dei valori, non aprioristicamente restrittiva, dovrebbe prevedere il divieto di utilizzazione di embrioni umani, fatti salvi quelli già prodotti e non utilizzabili per l'impianto. Se non utilizzabili ai fini di ricerca, quale sarebbe infatti il destino di questi embrioni se non la loro distruzione? E per quanto riguarda le cellule staminali, come non tener conto dell'osservazione fatta, nel corso dell'audizione avanti alla X e XII commissione del Senato dal professor Dallapiccola, secondo il quale, se entro pochi anni non saremo riusciti ad utilizzare linee cellulari di nostra produzione, saremo fuori da questo importante settore della ricerca? Per rendersi conto della gravità del problema, basterà ricordare quanto il professor Paul Devrocy (direttore clinico del centro di medicina della riproduzione della Libera Università di Bruxelles e membro del Comitato Nazionale Belga di bioetica), ascoltato dalla Commissione Sanità del Senato sulla procreazione medicalmente assistita, ha affermato: "Spero che verranno tenute presenti le conoscenze razionali e scientifiche, altrimenti tutti i progressi in Italia si fermeranno, le coppie ricche andranno in Spagna e il mondo accademico e intellettuale esterno percepirà l'Italia come un paese completamente in ritardo". Credo che questi brevi cenni dimostrino come sia necessario un forte impegno di tutti i parlamentari di estrazione e di cultura laica e riformista della Cdl, per introdurre al Senato modifiche necessarie ai due disegni di legge, al fine di impedire l'approvazione di norme che, volendo affermare impostazioni ideologiche che si pongono in contrasto con il sapere scientifico. Non si sconfiggono i cattocomunisti, se i "liberal" del centrodestra non innalzano la bandiera della difesa della libertà di ricerca. |