Monza/Il consiglio comunale litiga per la pace Ettore Radice esponente del Pri accusa la Giunta di centrosinistra di non rispettare le istituzioni Ha suscitato aspre reazioni lunedì sera in aula consiliare la decisione dell'amministrazione di esporre la bandiera simbolo dei pacifisti, un arcobaleno con la scritta "Pace" che negli ultimi giorni ha per la prima volta fatto capolino sul pennone del palazzo comunale. L'iniziativa ha irritato l'opposizione di centrodestra, che ha accusato la giunta di non rispettare le regole e le istituzioni. Ha spiegato Ettore Radice, esponente del partito repubblicano eletto nelle file di Forza Italia: "La bandiera multicolore rappresenta in questo momento quel raggruppamento ideologico e politico che chiede la pace ad ogni costo, senza condizioni. Ma per esporre questo vessillo si sono tolte la bandiera tricolore e quella europea: il sindaco ha infranto le leggi che obbligano ad esporre la bandiera nazionale insieme con quella europea su tutti gli edifici pubblici. Anche la recente legge Violante ribadisce che le uniche tre bandiere da esporre sui pennoni dei palazzi istituzionali sono appunto quelle italiana, europea e dell'ente locale e che la presenza di altri vessilli potrebbe portare a parlare di vilipendio delle istituzioni". Ma Radice non si è fermato qui: "Il palazzo civico rappresenta tutti i cittadini monzesi: è sicuro, signor sindaco, che tutti i nostri concittadini sono d'accordo con questa decisione? Lo stesso sindaco Ds di Torino ha rinunciato alla bandiera della pace perché identificabile con una parte politica e proprio lei aveva negato a un consigliere della Lega di esporre la bandiera del Tibet in quanto atto di intenzionalità politica. Infine, ritiene che si possa ottenere ascolto da Saddam e Onu con questa bandiera?". |