Ravenna/Festa al Pri a S. P. in Campiano Serata con La Malfa dopo 2 anni d'esilio Dopo due anni di 'clandestinità' sabato notte Giorgio La Malfa è tornato in Romagna terra fondamentale nel passato e nel futuro dell'Edera per la festa del 9 febbraio. "Ma non c'erano e purtroppo non ci sono ancora le condizioni per venire", commenta il presidente del partito con un sorriso realistico davanti alla sede del circolo repubblicano di San Pietro in Campiano i cui dirigenti sono riusciti, almeno per una sera, a interrompere l'esilio volontario. Era la festa della repubblica (quella Romana) e più di cento repubblicani, segretario regionale in testa, hanno affollato la storica sezione. Assieme a La Malfa e al segretario Nucara che a Roma stanno con il centro destra, c'erano anche molti dirigenti e amministratori locali che da queste parti invece stanno col centro sinistra. Ma, almeno per una sera, l'irrisolto dualismo del Pri è rimasto tra musiche, rimembranze, un menù calabrese in onore del segretario e qualche analisi politica quasi sempre in secondo piano, anche se a Giorgio La Malfa è sfuggito qualche accenno alle contraddizioni interne. "Prima o poi bisognerà superare ha detto al microfono tra una canta romagnola e l'altra la differenza di opinione sulle posizioni nazionali". Poi, con uno scatto d'orgoglio che ha indispettito qualcuno, ha aggiunto: "Per noi la politica estera è fondamentale e Berlusconi la pensa come il Pri. Se fossimo restati dall'altra parte, stretti fra Rutelli e D'Alema, oggi dovremmo spiegare il perché dell'avversione agli Usa, all'Onu e alla Nato. Nella parte dove stiamo adesso c'è almeno il rispetto per la nostra tradizione politica, anche se continuiamo a esprimere critiche e qualche volta il nostro voto contrario, mentre a sinistra c'era soprattutto fastidio per quello che siamo". Poiché nella platea erano rappresentati tutti, l'intervento ha ovviamente ricevuto accoglienze opposte, ma ha soprattutto rallentato la raccolta di abbonamenti e soldi per la resuscitata "Voce repubblicana" che dovrebbe rivedere la luce entro un mese. "Il Resto del Carlino" 10 febbraio 2003 |