Regioni Ue e Conferenza intergovernativa/Affermare il principio di sussidiarità

Il ruolo rilevante degli Enti locali nella Comunità

di Pino Vita

A poco più di una settimana dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo le Regioni dell'Ue sono intervenute sulla Conferenza Intergovernativa perchè nella nuova Costutuzione europea venga riconosciuto, a tutti gli effetti, il principio di sussidiarietà. In Italia, in applicazione a tale principio, la legge di riforma "Bassanini" n.57/97 ha effettuato un "conferimento generalizzato" alle Regioni e agli Enti locali di tutte le funzioni ed i compiti amministrativi relativi alla cura degli interessi ed alla promozione dello sviluppo delle rispettive comunità e di tutte quelle attività che, localizzabili nei rispettivi territori, erano in precedenza svolte dalle amministrazioni statali. Inoltre, sempre per effetto di tali criteri, la generalità dei compiti e delle funzioni amministrative è attribuita all'ente più vicino al cittadino, quindi a quello locale, e solo in seconda battuta e in misura residuale allo Stato, che continua ad esercitare le funzioni proprie.

Si comprende, pertanto, l'iniziativa assunta dalle Regioni della Ue che vogliono rendere più chiara la ripartizione delle competenze fra l'Unione e gli Stati membri, con la specificazione del livello dove queste vengono esercitate. Per dare più forza alla loro richiesta, i membri della commissione Affari costituzionali del Comitato delle Regioni, l'organismo consultivo che riunisce i rappresentanti di Regioni ed Enti locali di tutti i Paesi dell'Ue, hanno tenuto a Berlino la prima assise sulla "sussidiarietà". La riunione, che ha avuto luogo nella sede del Bundersat, è caduta alla viglia di due appuntamenti chiave per la politica europea: le elezioni europee del 12 e 13 giugno e la riunione del Consiglio Europeo del 17 giugno che potrebbe segnare un momento decisivo per l'adozione della Costituzione europea elaborata dalla presidenza di Giscard d'Estaing.

Per le Regioni la scelta del Bundesrat non è stata casuale, in quanto la Costituzione tedesca contiene un implicito riferimento al principio di sussidiarietà, che è alla base dell'organizzazione della Repubblica federale e viene applicato nella ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni (Laender). Sono stati proprio i Laender - sottolinea l'assemblea delle Regioni e degli Enti locali europei - a mobilitarsi per fare accogliere nel processo di riforma della Ue il rispetto di tale principio. Su tali premesse il Comitato ha concluso facendo appello ai capi di Stato e di Governo, ad adoperarsi facendo riferimento al Trattato uscito dalla Convenzione, "un documento che rappresenta - dicono le Regioni- un incontastabile passo in avanti soprattutto sotto il profilo delle competenze e del principio di sussidiarietà." In questo spirito è stato anche chiesto ai candidati alle elezioni europee di promuovere il progetto di Costituzione, ribadendo individulamente il valore del principio di sussidarietà.

Mentre le Regioni della Ue sottolineavano questi impegni, si sono concluse le operazioni di voto degli alunni di 120 scuole di cinque regioni europee per le elezioni 2004 del Parlamento europeo. Si tratta di una simulazione di voto che interessa 120 scuole europee e si concentra due settimane prima delle elezioni effettive del 12 e 13 giugno e i cui risultati verrano resi noti il prossimo 15 giugno.

Il progetto, denominato "Youth voting Europe" rientra nell'ambito del programma Socrates e riguarda le regioni di Leizig in Sassonia (Germania), Dom Europy Bratislava ( Repubblica Slovacca), Provincia del Luxemburg (Belgio), Regione Abruzzo e Emilia Romagna. Il progetto ha come obiettivo di stimolare l'interesse dei giovani al processo d'integrazione europea e di migliorare la loro conoscenza dei metodi di elezione degli organi rappresentativi. Una tappa importante della realizzazione del Progetto si è avuta il mese scorso all'Aquila, dove nel cosiddetto "seminario di primavera" alcuni giovani si sono preparati alla fase finale del progetto che ha coinciso con l'apertura dei seggi nelle cinque Regioni e con l'inizio delle votazioni.

A questa operazione di simulazione ha fatto riscontro l'entrata in vigore della nuova Carta di assicurazione sanitaria, destinata a semplificare le procedure per l'accesso alle cure e all'assistenza medica in tutti gli Stati membri Ue. La carta sostituisce i vecchi formulari che, anche nelle regioni italiane, a partire dal primo gennaio 2005, sono destinati ad uscire di scena. L'entrata in funzione della Carta in tutti gli Stati membri, così come stabilito in sede europea, dovrebbe infatti avvenire gradualmente e andare a regime entro la fine del prossimo anno. Tutti i cittadini dei Paesi membri coperti da un sistema di sicurezza sociale, ne potranno beneficiare entro la fine del 2005. Grazie alla carta, chi per studio, lavoro o turismo si recherà in uno Stato membro diverso da quello di residenza potrà ottenere cure urgenti con la copertura del servizio sanitario. La carta assicurativa non coprirà invece le spese per chi scegliesse di recarsi in uno Stato membro per la cura di malattie che è possibile affrontare nelle strutture saniatarie italiane.

Tre iniziative diverse, ma che dimostrano come le Regioni e gli Enti locali siano avviati ad esercitare un ruolo rilevante per la realizzazione dei compiti crescenti della Ue, il cui processo di allargamento, iniziato sin dagli anni '50, sta andando gradulamente, ma costantemente, avanti.