16 giugno, manifestazione a Perugia con la presenza di La Malfa/Per il ministro delle Politiche comunitarie la precedenza spetta ai temi dell'economia

Una strategia per evitare il declino del Paese

La manifestazione del 16 giugno 2005 a Perugia e Spoleto si è svolta in due parti: la prima nella sede del Consiglio Regionale con la presenza dell'amico On. Giorgio La Malfa, il capogruppo alla Camera dell'Udc On. Luca Volontè e il Presidente della Commissione Lavoro della Camera On. Domenico Benedetti Valentini nella quale si sono dibattuti tutti i temi dell'attualità politica ed anche i riferimenti culturali e ideologici delle correnti di pensiero interpretate e rappresentate dagli illustri ospiti.

L'incontro ha evidenziato momenti di alto contenuto politico e culturale nonché la individuazione di un percorso che la Casa delle Libertà deve compiere da qui alle elezioni del 2006. Il Ministro La Malfa, sollecitato dall'On. Benedetti Valentini a rispondere su quale strada è opportuno incamminarsi, ha risposto che la priorità dell'azione di governo deve essere data ai temi economici.

Ad una domanda precisa di un partecipante al dibattito su quali debbono essere le cose concrete da fare per uscire dalla crisi economica, il Ministro ha dato una risposta altrettanto precisa e concreta. Ha messo in evidenza che lo strumento principale di intervento a nostra disposizione è costituito dalla strategia di Lisbona.

Nel marzo del 2000, a Lisbona, il Consiglio europeo lanciò un ambizioso programma affinché il nostro continente entro il 2010 abbia "l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo". Da allora quel programma ha preso il nome di "strategia di Lisbona".Entro il 15 di ottobre del 2005 dovrà essere presentato un piano che dovrà contenere la strategia da attuare nel triennio 2005-2008 per il rilancio della crescita e dell'occupazione, e l'incarico per redigere tale piano, per il nostro Paese, è stato dato a La Malfa dal Presidente del Consiglio dei Ministri On. Berlusconi. La seconda parte della manifestazione si è svolta a Spoleto in una cena dove la partecipazione è stata massiccia, oltre 400 persone, una platea impensabile per i Repubblicani. Nell'intervento tenuto nel corso della cena stessa l'On La Malfa è stato di una chiarezza unica, elencando quali sono i passi concreti da fare per vincere le elezioni del 2006, perché "queste elezioni si possono vincere" ha affermato.

Uno, mantenere ferma la linea in politica estera.

Due, mettere a punto il programma economico, legato alla strategia di Lisbona.

Stante tale impostazione politica ed elettorale al centrosinistra non rimangono che due strade: o dare ragione a noi o dare ragione a Bertinotti. La platea è stata letteralmente galvanizzata, ha ascoltato in silenzio assoluto ed ha applaudito ripetutamente.

Terza indicazione, va utilizzato il voto referendario che a suo dire ha avuto un risvolto politico in quanto l'On. Fassino "si è impannellato" trasformando la battaglia referendaria in uno scontro frontale con le gerarchie ecclesiastiche che, a detta di La Malfa, hanno tutto il diritto di esprimere una propria posizione in particolare su questi temi ed ha ricordato come il PRI sulla "Voce Repubblicana" è stato subito chiaro in proposito, già all'inizio della campagna elettorale.

Riteniamo che se l'iniziativa ha ottenuto un così evidente successo per gli organizzatori e per il Ministro La Malfa un piccolo merito va ascritto anche all'azione coerente svolta dal Pri Umbro nello stabilire una posizione politica chiara: l'alleanza con la Casa delle Libertà rappresentata in Umbria da Forza Italia, Alleanza Nazionale, Udc, Lega e Pri.

Siamo certi che è in virtù di tale scelta che gli alleati hanno ritenuto importante coinvolgere il Partito e un suo uomo di spicco. Certo tutto questo non sarebbe stato possibile se avessimo, in occasione delle elezioni regionali, optato per la scelta dell'alleanza con il Nuovo PSI fuori dai due schieramenti. Non sarebbe stato possibile, altresì, portare avanti qualsivoglia azione politico-amministrativa nel corso dell'intera legislatura regionale in quanto ritenevamo che ,comunque, l'eventuale alleanza non sarebbe stata capace di eleggere alcun rappresentante, cosa realmente accaduta. Per contro la scelta effettuata dell'Alleanza con la CdL ci consente, se vogliamo, di avere una visibilità ed una pari dignità nell'affrontare le problematiche più rilevanti che di volta in volta si presenteranno sullo scenario regionale. Non solo, se ne avremo la volontà e la capacità, possiamo anche avere un ruolo di proposta e di stimolo per gli alleati.

Un primo passo concreto è già stato fatto. In data 28 maggio 2005 è stato sottoscritto da tutti i responsabili della CdL umbra un documento che afferma testualmente"... è stata esaminata l'ipotesi di costituire un coordinamento permanente umbro della CdL vera e propria cabina di regia delle scelte e dei grandi progetti del Centro-destra nella nostra Regione... Parimenti è stata presa in esame la possibilità di costituire in sintonia ed in collaborazione con i rappresentanti istituzionali una serie di Consulte regionali tematiche..."

Amleto Bussotti coordinatore Pri Umbria