Aspromonte: Nucara difende il lavoro del Commissario straordinario/Il viceministro dell'Ambiente: Cosentino tecnico di valore che garantisce l'ordinaria amministrazione Un esperto in grado di rimettere le cose a posto Intervista al viceministro dell'Ambiente Francesco Nucara, a firma di Piero Gaeta, pubblicata sulla "Gazzetta del Sud" di mercoledì 1 giugno 2005. Se si parla di montagna, di verde e di Gambarie, il volto del viceministro all'Ambiente Francesco Nucara si illumina. Almeno solitamente era così. Ultimamente, invece, se il viceministro sente la parolina "Parco" non sorride più. "Ho sentito in questi giorni troppe parole in libertà che non mi sono piaciute. Soprattutto – spiega Nucara – alcune critiche gratuite sull'operato del Commissario straordinario che avrebbe abolito alcune attività positivamente poste in essere negli anni precedenti". Non è così? "Non è così. E ho le carte per dimostrarglielo". Le urla del centrosinistra, quindi, sono solo aria fritta? "Se il centrosinistra, qualche volta, usasse di più la testa capirebbe che se avessimo voluto avremmo già nominato il nuovo presidente dell'Ente Parco Nazionale dell'Aspromonte. Se, invece, abbiamo preferito nominare un commissario una ragione ci sarà stata". Quale? "Semplicemente perché era necessario nominare un esperto per rimettere a posto le cose del Parco. Solo dopo che il commissario straordinario Aldo Cosentino avrà rimesso ordine nell'amministrazione del Parco, passeremo alla nomina del nuovo presidente che, ricordo, spetta al Ministro dell'Ambiente. Francamente faccio molta fatica a capire tutti questi strepiti di politici e associazioni varie in difesa dell'operato del prof. Perna che ha terminato il suo mandato di presidente del Parco e che spesso, come ha rilevato il commissario, dimenticava di trasmettere al Ministero le delibere di giunta e di presidenza per la conseguente attività di vigilanza". Entriamo nel merito delle questioni? "Comincerei dall'eco-aspromonte, la famosa moneta del Parco". Perché? Non le piace? "Il problema non è che non piace a me, ma che non piace alla Banca d'Italia. Infatti, dopo censure, la Banca d'Italia ha fatto una denuncia secondo cui l'emissione e la messa in circolazione della moneta come mezzo di pagamento si pongono in contrasto con le leggi vigenti, quindi per evitare strascichi penali a carica del presidente e della giunta esecutiva pro-tempore abbiamo preferito assicurare la Banca d'Italia che le banconote verranno utilizzate solo come souvenir del Parco". Si è paventato che il commissario non volesse più riproporre la campagna antincendio. "È vero esattamente il contrario. Dopo aver valutato la compatibilità con il bilancio dell'Ente, si è disposto di riattivare le procedure finalizzate alla realizzazione degli interventi di prevenzione degli incendi boschivi con un sistema di contratti di responsabilità con le associazioni di volontariato che opereranno in sinergia con il Corpo forestale dello Stato". Si è detto molto anche sull'interruzione delle azioni che la precedente gestione aveva attivato sul Villaggio De Leo. "Questa è una storia che merita di essere approfondita, perché dopo essere stato acquisito dal Parco per 519 mila euro sono state rilevate delle anomalie, che possiamo definire "deliberative", che hanno costretto il commissario straordinario a rivedere gli interventi e le iniziative per razionalizzarle e ottimizzare, al contempo, le risorse disponibili, nonché valutare le azioni necessarie tese a garantire il completo recupero del complesso immobiliare e la migliore fruibilità del bene". È in grado di difendere il "suo" commissario anche se le agito lo spettro delle "Porte di accesso del Parco"? "Delle quattro strutture, ad oggi, risulta chiusa solo la convenzione di finanziamento al Comune di Cittanova, quale soggetto attuatore, per la realizzazione del Centro Visita. Lo stesso Comune che per convenzione resta proprietario dell'opera, ha in corso l'espletamento delle procedure di gare per l'arredamento e la gestione del Centro con il finanziamento concesso dall'Ente Parco". E le altre? "Per la porta di accesso di Bagaladi, completata recentemente con alcune opere e arredamento, è in corso la registrazione dell'atto di trasferimento del bene dal Comune al Parco e solo dopo si potrà procedere all'affidamento della gestione. Il centro visita di Gerace non risulta ancora ultimato e per la gara relativa all'arredamento pende ricorso innanzi al Tar promosso da una delle ditte concorrenti. La porta di accesso di Delianuova è a tutt'oggi in corso di completamento". Senza volere sminuire gli altri centri, ma un occhio di riguardo a Gambarie l'ha dedicato? "Avendo preso atto della non agibilità degli impianti di risalita di Gambarie e delle conseguenti disfunzioni che ne connotano la gestione, il commissario ha chiesto formalmente al Presidente della Regione di valutare la possibilità di estendere anche a questo centro turistico, in analogia a quanto disposto in favore di altre località sciistiche calabresi, quei provvedimenti legislativi di sostegno, anche in via diretta, che hanno garantito efficienti gestioni e il radicamento di un moderno sistema di servizi di alta qualità ed elevato valore aggiunto. Nel contempo si è rappresentata la propria disponibilità a partecipare a ogni iniziativa finalizzata a promuovere la valorizzazione e il recupero di Gambarie e lo sviluppo delle comunità del Parco dell'Aspromonte in sinergia con gli enti locali coinvolti". Il nuovo presidente del Parco quando sarà nominato? "Non appena il commissario avrà terminato il suo lavoro". |