Calabria: il governo stanzierà 5,6 milioni per l'emergenza idrica/Nucara: "Per l'acqua potabile i cittadini non pagheranno un centesimo in più"

Importanti progetti per la città di Reggio

Intervista pubblicata su "La Gazzetta del Sud", 5 giugno 2005, a cura di Piero Gaeta.

A volte anche i convegni servono. E servono quando riescono ad andare al di là del puro esercizio linguistico e retorico. È stato il caso di ieri pomeriggio, allorché un convegno del Rotary ci ha fornito l'occasione per approfondire con il viceministro all'Ambiente Francesco Nucara alcune tematiche di assoluta attualità su come battere l'emergenza idrica.

"Proprio l'ultimo venerdì di maggio – dice l'on. Nucara – il Cipe ha approvato il primo stralcio del Programma nazionale degli interventi nel settore idrico. Al primo posto ci sono due progetti che riguardano Reggio Calabria: l'impianto di dissalazione dei pozzi S. Giorgio Calopinace e la dismissione della vecchia rete idrica".

Ma si tratta di progetti approvati in sede programmatica che devono avere ancora la copertura finanziaria.

"Questo è vero. Ma è anche vero che il Cipe ha fissato la copertura finanziaria dei progetti in oltre cinque milioni e mezzo di euro e che, tra luglio e settembre, il governo provvederà a finanziare con nuove risorse".

Dunque sono progetti che saranno realizzati?

"Io ne sono sicuro anche perché finora con il commissario per l'emergenza idrica (il sindaco Giuseppe Scopelliti, ndr.) abbiamo lavorato in perfetta sinergia per cercare di dare finalmente risposte definitive a un problema che si sta trascinando da decenni. Le soluzioni-tampone non hanno mai dato risultati apprezzabili nel lungo periodo e per questo non mi sono mai piaciute".

Il dissalatore potrà essere una risposta convincente alla crisi idrica?

"Intanto il dissalatore consentirà ai reggini di riavere in tempi brevi acqua potabile che scorre nei rubinetti e già questo non mi sembra una cosa di poco conto. In ogni caso, credo che si tratti di una buona idea per fronteggiare il problema della carenza idrica fino al completamento definitivo della diga sul Menta".

Di quella parleremo dopo, intanto restiamo al dissalatore. Dopo l'annuncio dato dal sindaco-commissario, l'opposizione ha agitato lo spettro che se l'acqua sarà dolce, le bollette saranno salate...

"Questo è falso. E lo dimostra proprio l'ultima riunione del Cipe. Quei fondi in più, infatti, serviranno proprio per non far gravare costi in più ai cittadini in bolletta. Una volta che il dissalatore entrerà in funzione, i cittadini avranno acqua potabile allo stesso prezzo con il quale adesso pagano questa salata".

Diamo uno sguardo alla Diga sul Menta?

"Anche su questo fronte abbiamo registrato qualche importante risultato".

Cioè?

"Finalmente la Regione si è svegliata e mercoledì scorso, dopo essere stata più volte sollecitata dal Ministero dell'Ambiente, ha versato quanto dovuto per avere il parere dalla commissione speciale Via. Ottenuto tale parere si può proseguire nel progetto di completamento dello schema acquedottistico del Menta, che è fondamentale per dare una risposta definitiva alla gran sete di Reggio e dintorni".

Tra lo Stato e la Regione era stato sottoscritto un Apg (Accordo programma quadro) nel 1999. Risultati?

"Quell'accordo per il ciclo integrato delle acque prevedeva tre interventi fondamentali: il progetto per il completamento della galleria e dell'opera di presa per il quale la "legge obiettivo" stanziava 23,4 milioni di euro; altri 18,1 milioni erano previsti per il progetto che riguardava la realizzazione della condotta forzata e della centrale idroelettrica. Infine, c'è il progetto per le opere a valle della centrale idroelettrica per un importo di ottanta milioni di euro".

Come accelerare?

"Anche i privati possono e devono fare di più. La legge 443/2001 prevede la realizzazione di queste opere con il contributo dei privati. Al riguardo la regione Calabria ha affidato la realizzazione di tutto quello che riguarda il Menta alla Sorical, una società mista per azioni Regione-privati. Ecco, io credo che completare la centrale idroelettrica possa essere (economicamente) un investimento utile per i capitali privati".

Energia elettrica, acqua e ambiente. Il cerchio si chiude?

"L'Ambiente rappresenta sempre la nostra grande risorsa. Rispettarlo e sfruttarlo nei modi adeguati è la nostra sfida più grande".