Milano, dibattito sugli ogm/Le ragioni della scienza e di coloro che sfruttano l'emotività Quei nobili scopi e la convenienza dell'agire politico "Si riunisce ancora il mondo della scienza intorno alla figura del Segretario nazionale del Partito Repubblicano Italiano, viceministro all'Ambiente, on. Francesco Nucara". Così ha esordito a Milano, lunedì scorso, Alessandro Cecchi Paone, inaugurando un convegno che, dedicato alla presentazione del volume del prof. Francesco Sala, costituisce occasione preziosa per sollecitare l'attenzione della classe politica e del grande pubblico su problematiche di estrema attualità e di cospicuo rilievo per il futuro economico del nostro Paese. La presentazione del libro - dedicato alla confutazione dei molti pregiudizi sugli organismi geneticamente modificati ("Gli OGM sono davvero pericolosi ?", ed. Laterza) e già alla seconda edizione - ha costituito, come d'altra parte già accaduto nel corso della originaria presentazione a Roma, nel febbraio scorso, solo un pretesto per parlare di temi politici "alti" e per un confronto serrato del ruolo della scienza nella società contemporanea. "E se cambiano le figure degli scienziati che, di volta in volta, animano gli incontri - ha continuato Cecchi Paone - è sempre Francesco Nucara il promotore instancabile di queste iniziative, la cui sapiente regia sa riconoscere il fondamentale rapporto tra politica ed accademia." Il parterre scientifico era sempre di primissimo ordine: dai relatori - tra cui sedevano scienziati del calibro di Umberto Veronesi, Edoardo Boncinelli e Tullio Regge - agli invitati, tra cui si notavano studiosi di fama internazionale, quali Renato Ricci, Vittorio Sgaramella, Gilberto Corbellini e Franco Battaglia, per citarne solo alcuni; ma la rappresentanza politica, cui si deve anche l'organizzazione del convegno, non risultava meno prestigiosa, annoverando a fianco del segretario Nucara, il ministro delle Politiche Comunitarie, on. La Malfa, il cui intervento ha concluso i lavori. Muovendo da alcuni significativi dati di cronaca - relativi alla recente bocciatura, da parte dei ministri europei dell'ambiente, della richiesta della Commissione Ue di abbandono della moratoria sulla produzione di alcune varietà di colza e mais transgenici, nonché al recente attacco sferrato dal Ministro Alemanno contro l'European food safety authority di Parma- il segretario Nucara ha rimarcato il pericolo di tali posizioni oscurantiste sia rispetto alla libertà della scienza, che alla soluzione degli enormi problemi economici che ne conseguono. "Sembra un film già visto" - ha evidenziato Nucara - "e sembra un destino che affligge questo Paese: come già accaduto per il rifiuto, pregiudiziale ed ideologico, dell'energia nucleare, oggi rifiutiamo in blocco la sperimentazione sugli OGM, senza alcuna coerenza, senza alcuna prova della loro nocività. E come allora quella scelta fu penalizzante per l'intera economia italiana, con riverberi negativi che giungono fino ad oggi, così la ‘pregiudiziale Alemanno' sugli OGM pare dettata solo da una strategia che mira a conquistare emotività di consensi ammucchiati sul ‘biologico' e simpatie nel mondo dell'agricoltura cooperativistica". In effetti, dall'autorevolezza degli scienziati presenti si è ancora una volta levata una richiesta profondamente etica alla classe politica: precisamente, di non sacrificare alla convenienza di un agire politico utilitaristico le ragioni nobili della ricerca e gli interessi, quindi, della collettività. Appello accorato, che coagula intorno alla sensibilità del segretario Nucara attenzioni e speranze dei più alti consessi scientifici italiani, stanchi di una politica solo parolaia ed evanescente nei confronti della scienza. E non è un caso che questa fiducia premi, oggi, le tradizioni nobili di un partito, quale quello repubblicano, che sulla ragione e sul pensiero scientifico - e non sugli apriorismi ideologici - ha accumulato il proprio patrimonio politico ed ideale. (k. m.) |