Le radici dell'Edera e le libertà insopprimibili Nella giornata di martedì 13 sono stati depositati i quesiti referendari che mirano all'abrogazione di alcune disposizioni contenute nella recente legge in materia di procreazione medicalmente assistita. Naturalmente ciò impone a tutti i repubblicani di unirsi alla battaglia finora portata avanti con decisa costanza dal senatore Del Pennino, dedicando ad essa tutto il proprio impegno. Non serve certo ribadire in questo luogo come tale azione non solo sia utile per liberare il nostro ordinamento da disposizioni di legge francamente incompatibili con un moderno Stato di diritto, ma sia anche un passo imprescindibile per una forza politica che si voglia definire modernamente laica, liberale e democratica. Tuttavia, questa campagna deve avere per noi anche un altro valore. All'indomani di una consultazione elettorale che, pur se con qualche eccezione, non ha portato i risultati sperati e soprattutto nell'ambito di una situazione di oggettiva difficoltà nella quale versa attualmente il Partito, è proprio attorno a questi temi che si possono riorganizzare le forze repubblicane in vista di un futuro rilancio. Ci si deve insomma chiedere che cosa spinga i repubblicani ad appassionarsi con tanto calore nei confronti delle battaglie per i diritti civili (divorzio, riforma del diritto di famiglia e aborto un tempo, procreazione assistita oggi) e ad affrontare per primi i problemi posti dai mutamenti della società (libertà di ricerca scientifica, questione energetica, nuove tecnologie). La risposta va ricercata nelle comuni radici mazziniane e risorgimentali del movimento repubblicano. Per chi viene da quella tradizione, qualsiasi legge che limiti in maniera indebita le libertà fondamentali, in Italia come nel resto del mondo, costituisce un vulnus intollerabile da combattere con tutte le proprie forze. Sono gli aneliti dell'antico spirito rivoluzionario che oggi si esprimono in battaglie e con metodi certamente diversi rispetto ai decenni passati, ma con lo stesso trasporto e con la stessa profonda convinzione di agire per il bene degli uomini. Tali parole non devono apparire come vuota retorica. Esse sono invece il cuore del messaggio politico e ideologico repubblicano, una ricchezza che oggi ben poche forze politiche possono rivendicare e attorno alla quale è possibile raccogliere nuovi consensi, specialmente tra i giovani alla ricerca di una collocazione politica innovativa ma anche capace di realizzare concretamente i propri obbiettivi. Un tempo si disse che nel Partito erano stati spenti gli ultimi lumicini di Mazzini. Come nel passato questa frase non ha significato l'abbandono dei temi legati alle libertà civili e ad una rilettura delle dinamiche tra le diverse forze sociali, oggi essa ci deve spingere ad attualizzare le tematiche storiche del movimento repubblicano mettendole alla base dell'azione politica per il ventunesimo secolo. Riccardo Masini-Fgr Roma |