Padova: riunione del Consiglio regionale Pri del Veneto/Il bilancio delle elezioni europee e del turno delle amministrative

Il risultato spinge verso l'alleanza laica

In data 1 luglio 2004 si è riunito, a Padova, presso la sede provinciale dell'ENDAS, che gentilmente ha messo a disposizione i suoi locali, il Consiglio Regionale Veneto del P.R.I., affrontando come temi fondamentali il bilancio della tornata elettorale europea e di quella delle amministrative, in special modo l'ultimo risultato delle votazioni del Presidente della Provincia di Padova Vittorio Casarin.

Il dibattito si è aperto con la relazione del Segretario Regionale Aldo Pagano, il quale ha precisato come dai quattro mila voti del 1999, si è passati ai quattordicimila del 2004, meglio ancora come nel Veneto si sia passati dallo 0,2 allo 0,6 %. A fronte di detto risultato, parrebbe indispensabile la formazione di una casa liberalsocialista o meglio di una federazione di forze laiche in grado di riunire sotto di sé repubblicani, liberali, socialisti e radicali. Forza Italia è stata abbandonata da vasti settori liberali, dunque bisogna considerare che esiste un vasto elettorato, che senza riconoscersi nel centro sinistra, è alla ricerca di una valida risposta alle sue istanze riformatrici e liberaldemocratiche. I repubblicani devono dunque raccogliere dette istanze e adoperarsi per realizzarle. Pier Zanin di Venezia ha sostenuto che il risultato delle elezioni non è per nulla deludente, segna una presa di distanza con la sinistra e un futuro innestamento nell'area della Casa delle Libertà. Il Responsabile del Partito, Adino Rossi prefigura invece la realizzazione di un Partito Regionale Veneto, ma soprattutto la volontà di presentarsi alle prossime regionali in più Regioni possibili con il nostro simbolo.

Di segno leggermente diverso il Presidente del partito: l'avvocato Ferruccio Pezzangora auspica la presenza sul territorio, una collaborazione fattiva ma soprattutto sente il bisogno di un programma da portare avanti localmente in modo da riaccendere le menti dei Repubblicani, così pure l'avvocato Mario Liccardo. Il Presidente di Verona: Mario Lo Giudice, espone accoratamente il sentimento di un risveglio e di una forza nuova : il P.R.I. con Giorgio La Malfa. Per quanto riguarda l'alleanza con Sgarbi è stata valutata come un'esperienza positiva ma che ciò che più conta è mettere il P.R.I. al centro del suo futuro, con un degno programma e una presenza sempre più viva non solo nel Meridione. Il Segretario chiude la seduta, fissando il prossimo incontro dopo il Consiglio nazionale del 9 e 10 luglio, affinchè la strada iniziata non si interrompa e ricordando che il P.R.I. è assolutamente fornito di un programma economico e di politica estera e che senza necessariamente aspettare gli ordini dall'alto è in grado di attivare l'iniziativa sul territorio in prima persona.

Marlene Di Costanzo