Intervista di Francesco Nucara al quotidiano "Gazzetta del Sud"/Gli incontri politici con i leader nazionali e la situazione della Regione Calabria "I danni maggiori alla Provincia di Reggio" Il segretario nazionale del Pri, Francesco Nucara, ha un vizio del quale non può (e non vuole) liberarsi: quello di tornare nella sua Reggio tutte le volte che gli impegni politici e parlamentari glielo permettono. L'ultima sua visita, ieri, ha fornito l'occasione per questa intervista. On. Nucara, lei in questi giorni ha avuto un incontro con Mastella. Il quadro politico nazionale è in evoluzione? "L'incontro è servito prima di tutto a ribadire il comune sentire, direi quasi la coincidenza sulla politica estera. Abbiamo parlato di altro, ovviamente, sapendo tutti e due che l'attuale maggioranza non è in grado di governare e l'opposizione non è in grado di mandare a casa il governo Prodi." In questi casi, di solito, che si fa? "Continuiamo a ragionare con Mastella. E' previsto un incontro con Capezzone, segretario della Rosa nel pugno, e per essere più chiari incontrerò Berlusconi mercoledì e l'on. Cesa in questa stessa settimana". Prodi ha detto che se cambia qualcosa si torna al voto. Lei cosa ne pensa? "Che Prodi ha un deficit di cultura costituzionale. Sarà cura del presidente della Repubblica, in questa ipotesi, accertare se c'è una maggioranza in parlamento prima di sciogliere le Camere". Come sono i suoi rapporti con La Malfa'. "In generale buoni. Sono rimasto molto dispiaciuto che La Malfa si sia dimesso da presidente". E' un'amicizia che si interrompe? "Credo di no. Ma il mio miglior amico è il Partito repubblicano italiano". Che ne pensa dell'Italia di mezzo di Follini e Tabacci? "Ho conosciuto e frequentato più Follini e il mio giudizio è molto positivo sulla persona, ma anche sulle idee che porta avanti. Conosco meno Bruno Tabacci, ma so che i rapporti con il Partito repubblicano si riducono ai rapporti che ha avuto con Giorgio La Malfa e non mi pare che siano stati idilliaci. Mi auguro che adesso con Tabacci siano migliori". L'on. Sbarbati ha dichiarato di essere rimasta delusa da Prodi. Secondo lei è pentita di aver fatto lo strappo? "A mio avviso sono tuoni senza pioggia. Però per Luciana le porte del partito, per quanto mi riguarda, sono sempre aperte". Alla Regione Calabria non si muove nulla. Loiero ammette di essere "politicamente soddisfatto". Se lo dice lui... "L'anno scorso Loiero, per alcuni disservizi, ha chiesto scusa agli italiani. Dopo un anno dovrebbe chiedere scusa anche ai calabresi". La presidente della sesta Commissione, Liliana Frascà, denuncia i ritardi nella utilizzazione dei fondi europei. E mancano solo cinque mesi alla scadenza. "E' grave che per una giunta di così larga maggioranza questo avvenga. Per onore della verità bisogna dire che queste cose succedevano anche nel passato. Il risultato finale sarà che impegneremo queste risorse finanziarie, pur di non perderle, nella maniera peggiore". Se viene considerata un colpo di genio la proposta di Minniti di rinviare le discussione regionale a settembre, dov'è la politica? "Sono le ipocrisie della politica. Che io posso capire, ma non condivido, e il cittadino comune nemmeno le capisce. Se la Calabria vive il dramma che sta vivendo, ogni rinvio non è positivo ma è solamente una perdita di tempo per la soluzione dei problemi dei calabresi". Due mesi non cambieranno da soli la realtà. "Non la cambieranno, no. Non la cambierebbero comunque, ma sono due mesi di vacanza per la politica. Se mi consente, vorrei fare un'osservazione: sono amico e stimo il presidente Bova. Ma il presidente del consiglio regionale non dovrebbe partecipare alle riunioni di maggioranza, per svolgere appieno il ruolo di salvaguardia del processo democratico che riguarda tutti e non soltanto la maggioranza di Loiero". Lei è stato molto critico con Chiaravalloti, pur essendo stato determinante per la sua elezione. Poi, con un gesto di cavalleria politica, ha sospeso il giudizio sulla giunta Loiero, sostenendo che bisognava aspettare. Adesso che sono passati quattordici mesi, qual è la sua opinione? "Io, come tutti i repubblicani, non ho la cultura dell'appartenenza a una coalizione. Per me i programmi sono determinanti e non sono solo parole scritte sulla sabbia. Il giudizio è stato negativo su Chiaravalloti e dopo quattordici mesi è fortemente negativo sulla giunta Loiero. Avevo pensato che la struttura della giunta potesse essere ininfluente sulla politica degli equilibri territoriali tra le cinque province. Mi ricredo e oggi dico che è stata determinante nel penalizzare la provincia di Reggio Calabria. La coalizione di sinistra che governa anche la Provincia di Reggio deve dirci come intende sopperire a questa anomalia che non ha riscontro in nessuna regione d'Italia". A proposito di Provincia, il centrosinistra dopo aver stravinto ora ha problemi con se stesso. "Come si sa, ho sostenuto convintamente l'onorevole Manti, e non me ne pento. Ma già nel corso della campagna elettorale avevo detto che il presidente Morabito era l'avversario più "pericoloso" per Manti. Era il meno comunista dei nomi che circolavano, era quello che aveva maggiori rapporti con la società lontana dalla politica militante e, cosa che per me è molto importante, è un avvocato di sinistra e garantista nei fatti e non a parole. Il presidente si trova inguaiato perché nella corsa a chi fa più liste si rinviano i problemi, non si risolvono; e i problemi vengono al pettine nel momento in cui si deve governare. Credo che Morabito non sarà in grado di dare due assessori nemmeno al maggior partito della coalizione. Prima o poi ci spiegherà perché non vuole i consiglieri provinciali assessori". Al comune, fallito anche l'ultimo assalto dell'Unione, si dovrebbe andare ormai verso la scadenza naturale. Con quali risultati, secondo lei? "Quella dell'Unione mi sembra la storia di un vecchio film, molto bello, ‘La guerra dei bottoni'. Mi pare, dal punto di vista politico, una battaglia inutile e dannosa per la democrazia. Scopelliti, giusto o sbagliato, è stato eletto dal popolo, e quindi sarà il popolo a confermarlo o a mandarlo a casa. Non possono sostituirsi agli elettori le campagne acquisti che riguardano calciatori interessati. L'esempio della Juventus è significativo. Ma la Juventus rinascerà. Così come mi auguro la Reggina possa dimostrare la propria estraneità agli addebiti contestati". Cosa farà ad agosto? "Come faccio ormai da sempre, passerò le mie vacanze a Reggio Calabria, nella maggior parte del tempo sul tratto di mare tra Reggio e Scilla. Naturalmente, essendo più libero da impegni politici, mi auguro che ancora qualche amico si ricordi di me anche se non sono più deputato di questa provincia e, tra un dibattito e l'altro, che d'estate non manca mai, possa passare qualche giornata in buona compagnia senza parlare di politica". Intervista a cura di Pino Toscano, "Gazzetta del Sud" del 23 luglio 2006 |