Enzo Pisano (Pri) sollecita Chiaravalloti a dare corso a quanto previsto dal regolamento attuativo Film Commission, è tempo di agire Pronto un emendamento alla Finanziaria per uno stanziamento di 250 mila euro L'idea della "Film commission" in Aspromonte era stata lanciata dall'on. Francesco Nucara, sottosegretario all'Ambiente. L'esponente repubblicano aveva individuato in quest'iniziativa un'occasione di crescita economica, turistica e occupazionale. L'Aspromonte è un palcoscenico naturale di straordinaria bellezza. Così come nel resto della provincia abbondano angoli suggestivi e ricchi di storia. Il progetto di attrezzare queste zone per fornire servizi, assistenza tecnica e logistica alle produzioni cinematografiche e televisive nazionali e internazionali, alla realizzazione di fiction, documentari, spot pubblicitari, è stato promosso e sostenuto dall'on. Nucara. Un progetto serio, con il coinvolgimento di ministero dell'Ambiente, Regione, Comune capoluogo, Provincia, Ente Parco e privati. Strada facendo si è registrata l'adesione dei comuni di Santo Stefano e Sant'Alessio in Aspromonte. Qualcosa, però, sembra essersi inceppato nel meccanismo che viaggiava spedito e aveva portato, tra l'altro, al finanziamento dell'archivio digitale. A riprendere l'argomento "Film Commission" è il capogruppo del Pri in Consiglio regionale Enzo Pisano. In un'interrogazione al presidente della giunta regionale Pisano scrive: "Da circa un anno si parla di questa iniziativa ma di atti se ne sono visti ancora ben pochi". Nell'interrogazione indirizzata a Chiaravalloti, Pisano chiede di sapere se siano state intraprese dall'esecutivo iniziative per dare corso alla realizzazione di quanto previsto dall'articolo 1 del regolamento attuativo della "Calabria Film Commission". Al presidente della giunta regionale viene chiesto se non ritiene "per le caratteristiche specifiche attrattive e scenografiche dell'Aspromonte di dover individuare in quel sito turistico parte cospicua delle iniziative organizzative e finanziarie per la realizzazione di servizi idonei ad attrarre o localizzare la produzione di attività cinematografiche televisive, audiovisive o multimediali, certamente destinate a migliorare l'immagine della Calabria e a contribuire al suo già precario sviluppo occupazionale. L'organizzazione della "Film Commission", secondo Pisano, oltre a mettere in moto attività cinematografiche e audiovisive in senso stretto, creerebbe anche un notevole indotto per settori non direttamente collegati: dal turismo al commercio, dalla promozione di prodotti locali alla valorizzazione del territorio. Il capogruppo del Pri in Consiglio regionale prosegue: "Questi benefici si sono già riscontrati in altre regioni, dove per effetto delle "Film Commission" si è registrato un fenomeno automatico di promozione del territorio e delle sue risorse con incrementi di tipo economico su settori come l'enogastronomia, il commercio locale, l'ospitalità diffusa e quella alberghiera, il turismo in genere". Pisano ricorda che la localizzazione all'interno del Parco d'Aspromonte "non deriva da una scelta campanilistica ma dalla consapevolezza che questo sito, oltre a essere uno dei più belli e meno conosciuti d'Italia, racchiude in se incredibili risorse paesaggistiche e naturalistiche: formazioni rocciose del terziario, calanchi, nuclei edilizi su costoni di roccia, cascate e altre bellezze naturali". E poi c'è da ricordare che sul sito aspromontano si sono espresse favorevolmente le maggiori forze politiche, unitamente ai sindaci della provincia e l'Ente Parco che ha presentato il progetto per la costituzione dell'archivio digitale. Conclude Pisano: "Alcune procedure amministrative sono state intraprese ma quelle fondamentali, che spettano alla Regione, hanno preso la direzione opposta visto che nel Bilancio 2003 i fondi già previsti nel 2002 non utilizzati non sono stati riconfermati. Per ripristinare, pertanto, il fabbisogno finanziario a sostegno della "Film Commission" sto predisponendo un emendamento finalizzato al reinserimento di 250 mila euro, con la possibilità che la stessa cifra possa essere rimpinguata nella prossima finanziaria". Paolo Toscano "La Gazzetta del Sud" domenica 18 maggio 2003 |