Forlì: il consigliere Biondi spiega le ragioni della sua ricandidatura

"Non separo la mia storia politica da quella del Pri"

Pubblichiamo l'ntervista a Lauro Biondi, a firma di Emanuele Chesi, apparsa su "Il Resto del Carlino" di martedì 18 maggio 2004.

"Non posso separare la mia storia politica personale da quella del partito repubblicano. Un fatto del genere non è mai stato in questione per uno come me che è cresciuto politicamente nel sindacato e con persone come Pompeo Riogressi, Renato Ascari Raccagni e Ildo Cappelli".

Lauro Biondi misura le parole. E' cosciente di muoversi sulla lama di un rasoio. D'altra parte per 5 anni è rimasto seduto in consiglio regionale sui banchi della maggioranza in contrasto coi suoi stessi colleghi di partito, non lesinando critiche e voti contrari alla giunta di Rusticali, apparendo sempre a un passo dal passaggio all'opposizione. E ora torna in lista col PRI, nella coalizione di centrosinistra che sostiene Nadia Masini.

Biondi, perché si è ricandidato in un'alleanza di centrosinistra? Non condividendo tale scelta non era meglio mettersi da parte?

"Il PRI ha deciso questa scelta, avvallata dai vertici nazionali, e in questo quadro mi è stato chiesto di candidarmi. D'altra parte il PRI non poteva permettersi un'ulteriore frammentazione. E io non avrei mai accettato che qualcuno potesse indicarmi come traditore della causa repubblicana".

Ma candidandosi lei dà un appoggio convinto al centrosinistra?

"Sono leale per natura e credo che il centrosinistra non possa mettere da parte i suoi buoni propositi per altri 5 anni. Qui c'è molto da fare".

E lei cosa intende fare?

"La priorità è sostenere lo sviluppo, perché il nostro tessuto produttivo scricchiola. Poi occorre più attenzione alla sicurezza, al rilancio del centro e serve un impegno forte per le infrastrutture, per il sostegno finanziario alle imprese. Il Comune deve avere un ruolo più attivo nelle situazioni aziendali a rischio, infatti sto organizzando un incontro coi responsabili del Ministero dell'Industria e dell'istituto promozione industriale per valutare se ci sono forze imprenditoriali per rilanciare la Bartoletti e la Centrale avicola".

In casa repubblicana c'è gara serrata per le preferenze e lei nel 1999 ha già fatto il pieno. Come farà pesare il suo pacchetto di voti?

"Non penso a riconoscimenti personali ma a un riscatto dal punto di vista morale. Se gli elettori vorranno, continuerò la mia battaglia per la città e per i progetti che mi stanno a cuore".