Giorgio La Malfa: ecco perché nell'Ulivo si sono fatti male da soli Intervista a Giorgio La Malfa a cura di Elena G. Polidori pubblicata su "Resto del Carlino", "Giorno" e "La Nazione" del 22 maggio, all'indomani della risoluzione unitaria dell'opposizione per il ritiro dei nostri soldati. "Come direbbe Nanni Moretti, nell'Ulivo si sono fatti del male...". Cosa significa, onorevole La Malfa? "Il voto finale ha chiaramente fatto emergere l'assenza di una vera guida nell'Ulivo. Davanti a un Berlusconi che è arrivato dichiarando novità importanti, un vero leader dell'opposizione avrebbe dovuto chiedere di sospendere il dibattito. Di fronte alle novità portate dal presidente del Consiglio - avrebbe dovuto dire - non ci sono le condizioni per un voto. Se infatti le novità dovessero rivelarsi sostanziali, allora tra quindici giorni il Parlamento potrà esprimersi, altrimenti vorrà dire che si tratta solo di promesse vuote di Bush dichiarate per evitare che in Italia cresca la tensione. Tutto questo ieri alla Camera non è avvenuto e la sinistra ha mostrato un punto di debolezza formidabile, arroccandosi sulle posizioni più estremiste e antiamericane, quando il suo leader, il presidente della Commissione Ue Prodi, non può certo dichiararsi contrario all'Onu. Insomma un vero pasticcio…". Prodi allora è stato sconfitto dai suoi… "Se ho capito bene Rutelli si è vendicato con Prodi della decisione di nominare Piero Fassino come unico portavoce della Lista unitaria, scavalcando Fassino a sinistra e costringendo tutto l'Ulivo a finire a sinistra di Bertinotti. Ora mi chiedo come possa uscirne: l'Ulivo ha una posizione incompatibile con la posizione attuale di Prodi e lo lascia in condizioni a mio giudizio disperate. Se dovesse decidere di mantenere la posizione favorevole all'intervento Onu, allora non potrebbe essere più considerato il leader dell'Ulivo. C'è poi il problema delle annunciate manifestazioni della sinistra contro Bush. "E' questo è grave, preoccupante: temo disordini. Con quel pretestuoso ‘se ne vada anche Rumsfeld', la sinistra si è appiattita su una posizione che più antiamericana non può essere e questo li rende incompatibili con il ruolo di governo a cui si candidano, lasciando di fatto al Polo la possibilità di governare ancora per un'altra legislatura." |