Napoli/Cultura: Pri, critiche a Regione su politica promozione

Il direttivo provinciale di Napoli del Pri - Partito repubblicano italiano - si e' riunito per esaminare ''la situazione di disagio del mondo culturale napoletano e campano'', al centro anche delle ultime prese di posizione del fondatore dell'Istituto italiano per gli studi filosofici, Gerardo Marotta. Bruno Frizzato, coordinatore provinciale del Pri, ha espresso un giudizio negativo ''su tutta la politica di promozione culturale della Regione Campania, che finisce per strozzare la liberta' di pensiero, che, invece, nel solco della tradizione delle alte scuole di cultura di Napoli e nello spirito del Risorgimento nazionale, puo' generare un rinnovato umanesimo''. Massimo Scalfati, consigliere nazionale del Pri, ha analizzato i contenuti della legge regionale numero 7 del 2003, indicandone ''la natura autoritaria e coartatrice della liberta' di pensiero''. Scalfati ha affermato che la legge ''non tiene conto dell'associazionismo culturale 'diffuso' e delle proposte liberamente formulate dagli operatori culturali, ma muove da una logica politica del tutto opposta giacche' prevede un piano regionale della promozione culturale''. Armando Pannone, responsabile-informazione del coordinamento del Pri, ritiene che la Legge 7 dia ''un'altra dimostrazione della politica del centro- sinistra di imbavagliamento delle manifestazioni del pensiero gia' registratasi quando fu chiuso il Circolo della stampa da parte del Comune''.

Napoli, 6 maggio 2004 (ANSA)