I risultati delle elezioni in Sardegna e in Alto Adige/Prossimi ballottaggi e amministrative in Sicilia. I consiglieri repubblicani Non a rischio la stabilità dei governi L'Italia è un paese che tra elezioni amministrative, politiche, europee, turni suppletivi, prove referendarie registra un'altissima frequenza di scadenze elettorali. Di recente, dopo le elezioni del 3 e 4 aprile quando si è votato in dodici Regioni, due Province e migliaia di comuni, c'è stato quello di domenica e lunedì 8 e 9 maggio che ha riguardato la Sardegna e il Trentino Alto-Adige, mentre il 15 e 16 maggio un altro interesserà la Sicilia. Dalle elezioni provinciali e comunali sarde e da quelle del Trentino e della Valle d'Aosta è arrivata la conferma parziale di un trend non favorevole alla Casa delle Libertà, come era stato in precedenza per quelle del 3 e 4 aprile scorsi. In Sardegna su otto Province sei sono state conquistate dal centro-sinistra: a Cagliari con il 51,8% contro il 44,2% del centro destra; a Carbonia-Iglesias con il 54,8% contro il 39,5%; nel Medio Campidano con il 67,2% contro 24,3%; a Nuoro con il 60,0% contro il 29,0%; a Ogliastra con il 60,0% contro il 34,0%; a Sassari con il 60,7% contro il 32,6%. A Oristano ha vinto il centro-destra con il 52,5% contro il 45,0% del centro-sinistra mentre a Olbia -Tempio si andrà al ballottaggio che si svolgerà il 22 e23 maggio prossimi. Nei comuni il centro-sinistra ha vinto a Nuoro e a Sassari mentre a Iglesias si andrà al ballottaggio. In queste elezioni sarde il Pri era presente con candidati dell'Edera nelle due nuove Province, raggiungendo a Olbia-Tempio lo 0,7% ed in quella di Carbonia-Iglesias lo 0,8%., mentre a Cagliari in coalizione con un altro gruppo (uds) ha conquistato il 2,1%. Buoni nei singoli collegi i risultati dei candidati repubblicani, in particolare quello di Patrizia Congiu, componente della direzione nazionale, che ha riportato nel collegio di Carloforte oltre il 10%. In Trentino-alto Adige si è votato per le comunali nella sola giornata di domenica 8 maggio ed erano interessate quasi tutti i centri delle due Province autonome, compresi i capoluoghi Trento e Bolzano ed il centro-sinistra ha riconquistato con più del 60% il comune di Trento, mentre a Bolzano si andrà al ballottaggio. In queste due Province il Pri ha partecipato con candidati dell'Edera a liste di ispirazione locale denominate " Leali al Trentino"ed è pertanto riuscito a tornare, dopo quasi un ventennio, nel consiglio comunale di Trento con l'amico Antonio Divan. Ulteriori otto seggi sono arrivati da Riva del Garda, Dro, e Levico Terme mentre si aspettano i ballottaggi di Arco e Rovereto dove saranno conquistati altri seggi che andranno ad aggiungersi a quello di Rovereto che ha visto il ritorno in consiglio di un "vecchio" militante del Pri l'amico Renzo Azzolini. Tre gli eletti in alcuni comuni della Provincia di Bolzano, tra questi l'amico Achille Regazzoni a Renon, Raimondo Pusateri a Laives, Carmine Tollis a Lagundo. Buon successo personale a Bolzano dell'amico Renzo Segalla che per pochissimi voti non è riuscito a entrare in consiglio comunale. Domenica 15 si voterà a Catania, Enna, Milazzo e in numerosi comuni della Sicilia e soltanto allora si avrà un quadro più ampio che ci consentirà un'analisi meno sommaria, anche se dalla Sardegna e dal Trentino Alto-Adige sono state riconfermate le indicazioni negative sulla tenuta elettorale della coalizione, che avevano caratterizzato i precedenti turni amministrativi. Un elemento che sicuramente ha influito su questi risultati è da ricercare nella litigiosità locale e nell'assenza di quello spirito di squadra capace di animare e dare unità alla coalizione che, in molti casi, è apparsa come la somma dei tronconi di partiti diversi e in qualche caso antagonisti. Alcuni commentatori politici hanno evidenziato come la costituzione del nuovo governo non abbia arrestato la precedente cadenza elettorale negativa. Il collegamento ci è sembrato forzato, in quanto il governo si è appena insediato e un possibile recupero, affidato all'azione del Berlusconi-bis, è verificabile soltanto alle elezioni politiche del giugno 2006. La cadenza elettorale continuerà successivamente con i ballottaggi che si terranno il 22 e 23 p.v. per le elezioni del Trentino e della Sardegna mentre i ballottaggi della Sicilia si svolgeranno il 30 maggio prossimo. Il 12 giugno si svolgerà la prova referendaria sui quattro quesiti sulla procreazione assistita (un referendum promosso dal comitato del Sì presieduto dal senatore repubblicano Antonio Del Pennino) mentre il 26 si svolgeranno le elezioni suppletive in due collegi della Camera (collegio 11 di Roma e il 9 della Provincia di Catanzaro) già attribuiti al centro-sinistra. Si può affermare che votazioni che si svolgono con una cadenza quasi quindicinale non possono influire sulla stabilità dei governi. Pino Vita |