Pri, eletti i componenti della segreteria regionale alla presenza del responsabile nazionale Enti Locali Pino Vita Collaboreranno con il segretario Mazzei. La posizione del partito nei confronti della Giunta Chiaravalloti e del governo nazionale LAMEZIA – Il Partito repubblicano della Calabria ha eletto i nuovi vertici al termine della direzione regionale riunita a Lamezia. Dopo la nomina del segretario Vincenzo Mazzei, è stata ora eletta la segreteria regionale; ne faranno parte il capogruppo alla Regione, Vincenzo Pisano, il vicesindaco di Reggio, Giovanni Rizzica, l'assessore alla Cultura della Provincia di Catanzaro, Caterina Salerno, il vicepresidente del parco d'Aspromonte, Antonio Alvaro, il segretario provinciale uscente Bartolomeo Tommasi e i segretari provinciali. I lavori si sono svolti alla presenza del responsabile nazionale Enti locali del Pri, Pino Vita. Al centro dei lavori anche la situazione politica regionale e il rapporto con gli altri partiti della maggioranza e con la giunta regionale. E il Pri, per quanto riguarda il suo rapporto con i partiti e la giunta regionale "lavorerà intensamente per il rafforzamento della coalizione di centrodestra" che, secondo i repubblicani calabresi deve "abbandonare definitivamente la strada delle divisioni e imboccare quella della coesione". Perché spiegano in un documento "solo attraverso l'impegno convinto e solidale di tutti i partiti della maggioranza e un confronto franco e dialettico con il presidente Chiaravalloti e la giunta regionale sarà possibile rimotivare l'alleanza". E i repubblicani "con spirito costruttivo e con determinazione, mettendo in campo idee e proposte", lavoreranno "intensamente per il rafforzamento della coalizione per il superamento delle attuali divisioni che frenano sia l'azione legislativa sia quella di governo". Non meno importante per il Pri calabrese "gli attacchi della criminalità agli amministratori locali e la risposta a questioni di interesse generale" che secondo i repubblicani "non sono più eludibili" e richiedono "il concorso di tutte le forze politiche presenti nel consiglio regionale" per poterle fronteggiare. E in tema di attentati i repubblicani hanno espresso "la più piena solidarietà all'assessore comunale di Vibo, Maria Limardo". L'attenzione dei repubblicani si concentra anche sulle politiche del Governo nei confronti della Calabria. E in proposito i repubblicani condividono "la scelta del Governo nazionale di rimettere in moto l'economia attraverso la realizzazione delle grandi opere pubbliche" ma "è altresì necessario, che le politiche di sostegno della domanda mediante gli investimenti non mettano in secondo ordine l'equilibrio territoriale, che nel nostro Paese e in particolare in Calabria costituisce un problema storico". Su questo secondo aspetto, la direzione regionale del Pri calabrese ritiene "insoddisfacente l'azione del Governo nei confronti del Mezzogiorno, soprattutto, in materia di politiche di sviluppo del sistema infrastrutturale". Per il Pri, infatti, "in assenza di adeguate scelte strategiche, il Ponte sullo Stretto di Messina, che deve assumere la funzione di volano per lo sviluppo del sistema dei trasporti terrestri di tutto il meridione, e in particolare dei trasporti su ferro, rischia di diventare l'ennesima cattedrale nel deserto". I repubblicani calabresi, infatti, sono convinti che "senza la necessaria continuità infrastrutturale il solo collegamento realizzato con il Ponte potrebbe risultare poco competitivo con il sistema di traghettamento tradizionale". Occorre, perciò "collocare l'opera all'interno di un moderno ed avanzato "sistema" dei trasporti, complessivamente preferibile, di cui il ponte diventa l'elemento di traino". E quindi "il Governo deve assumere in proposito, precisi impegni con programmi dettagliati e risorse finanziarie certe per realizzare il complesso di infrastrutture stradali e ferroviarie per la Campania, la Calabria e la Sicilia, che dovranno costituire il "sistema" senza il quale il Ponte non reggerebbe alla concorrenza dei traghetti". Solo così "si potrà assicurare ai soggetti privati che si dovrebbero accollare l'onere della costruzione del Ponte il flusso di utenti necessario a sostenere l'investimento". Giuseppe Natrella "Gazzetta del Sud" martedì 4 marzo 2003 |