Crotone/Il sottosegretario all'Ambiente al convegno del Pri La bonifica? Per Nucara l'Eni dovrà disinquinare "L'Eni dovrà pagare per l'inquinamento, non ha scampo. Non si può sfuggire alle proprie responsabilità e quindi dovrà disinquinare". Così Francesco Nucara, sottosegretario di Stato al ministero dell'ambiente e segretario nazionale del Pri (Partito repubblicano italiano) ha concluso il convegno dal tema "Bonifica e ripristino ambientale a Crotone". L'incontro, organizzato dal coordinamento provinciale del Pri, si è svolto nell'aula consiliare del Comune. "Lo Stato – ha aggiunto il sottosegretario – darà sicuramente un contributo, ma certo l'inquinamento lasciato è pesante. All'Eni, dopotutto, andrà anche bene. Varie teorie internazionali sostengono infatti che chi ha inquinato non deve solo disinquinare, ma anche pagare i costi dell'inquinamento di tipo sociale prodotto". Nucara ha ricordato che il sito di Crotone è tra i primi 10 siti da bonificare dell'intero territorio nazionale. Il sottosegretario ha inoltre sottolineato i grandi costi economici della bonifica ambientale: sul piano nazionale è previsto un costo per i siti industriali di circa 50 miliardi di euro, mentre è previsto un costo di altri 50 miliardi per il dissesto idrogeologico. L'esponente repubblicano ha sostenuto che lo sviluppo economico del passato ha trascurato il rispetto dell'ambiente e ha sottolineato come l'ambientalismo possa rappresentare una risorsa per uno sviluppo sostenibile. Nucara ha però messo in guardia da coloro che ha definito "khomeinisti dell'ambientalismo". L'incontro è stato introdotto dal coordinatore provinciale del Pri Silvano Cavarretta che ha insistito sulla necessità della bonifica e del ripristino ambientale per il recupero dei siti inquinati. Per Cavarretta "la bonifica è un'occasione per progetti alternativi di sviluppo, nell'ottica di una strategia verso settori ecocompatibili quali l'agricoltura biologica e il turismo". Cavarretta ha auspicato il recupero dell'antica Kroton, il cui sito è ubicato nell'area industriale. Nel suo saluto il sindaco Pasquale Senatore ha ricordato l'importanza storica della grande industria per lo sviluppo, non solo economico, della città nel '900, pur sottolineando come quel tipo di sviluppo sia arrivato ormai al capolinea. Senatore ha ricordato l'impegno del Comune per la bonifica del sito ex Pertusola e dei fondali del porto. Nei loro interventi il segretario regionale del Pri Vincenzo Mazzei e il consigliere regionale repubblicano Vincenzo Pisano, presidente della Commissione regionale antimafia, hanno sostenuto le posizioni del partito nella politica regionale. L'assessore regionale all'ambiente Domenico Basile ha sottolineato l'attività svolta dalla Regione Calabria sui temi della politica ambientale e sulla bonifica del territorio crotonese. Basile ha sostenuto che le politiche di sviluppo sostenibile "sono patrimonio comune degli amministratori locali anche se da pochi anni, ma ancora non sono senso comune per gli imprenditori". L'assessore regionale ha spiegato che sulla bonifica dei siti crotonesi inquinati è in atto una sinergia tra il ministero dell'ambiente, la Regione e l'Amministrazione comunale e ha sostenuto la necessità di nuove regole. Basile ha auspicato una rapida partenza della bonifica del sito ex Pertusola. Il vicesindaco Antonio Marullo, assessore comunale all'ambiente, ha sostenuto che i primi risultati delle indagini sul territorio, ai fini della bonifica, sono abbastanza buoni. Marullo ha auspicato l'inizio al più presto della bonifica dell'ex Pertusola. Sul recupero del sito dell'antica Kroton magno-greca si è soffermato Fabio Riolo, vicepresidente dell'associazione "Bio-habitat-Kr", che ha auspicato un modello di sviluppo ecocompatibile. Il presidente del Consorzio di sviluppo industriale Carlo Turino ha auspicato un ruolo di regia della bonifica per il consorzio stesso. Dopo un appassionato intervento del segretario provinciale di Torino del Pri Francesco Furchì, originario della Calabria, l'assessore regionale alla forestazione Dionisio Gallo ha sottolineato l'importanza di una politica di ripristino e di tutela ambientale. Gallo ha ricordato la vicenda della Stoppani e il rifiuto di un modello di sviluppo fondato su attività industriali inquinanti. "Il ripristino e la tutela ambientale – ha osservato l'assessore regionale – sono precondizioni per la crescita e lo sviluppo. C'è un'attenzione ai temi della rinaturalizzazione non solo da parte degli enti locali, ma anche da parte dei comuni cittadini". Giovanni Guarascio "Gazzetta del Sud" sabato 13 marzo 2004 |