Edera e storia repubblicana/Chi vuole usarle per i propri fini C'è sempre stato un solo Pri a Firenze La direzione provinciale di Firenze del Partito repubblicano italiano ha diramato il seguente comunicato. Sulla stampa cittadina del 26 marzo è apparsa una nota relativa al battesimo in Palazzo Vecchio del Movimento dei Repubblicani Europei, rappresentato dall'onorevole Sbarbati, europarlamentare espulsa ed uscita dal Pri, e dal signor Fittante, consigliere comunale già dei "Democratici", la lista confluita poi nella Margherita con la gran parte di coloro che accompagnarono parte della precedente esperienza democristiana. La nota di cui sopra, pubblicata con titoli e notizie del tutto fuorvianti ("il ritorno dei Repubblicani", "L'Edera ritorna nel segno di Spadolini") ha destato sorpresa ed indignazione nei Repubblicani fiorentini e toscani e nei responsabili del PRI. Il PRI è quello, per intenderci una volta per tutte, che conserva da oltre un secolo, non soltanto il tradizionale simbolo dell'Edera, di cui altri non possono appropriarsi né per elementare etica politica, né tantomeno per ragioni formali e giuridiche, ma soprattutto un patrimonio storico-culturale e politico che partendo da Mazzini fino a La Malfa e Spadolini, ha sopportato una così lunga e significativa battaglia di minoranza per la Repubblica per la Democrazia, per l'Italia della Ragione. La nota, cui facciamo riferimento, ingenera nel lettore un'errata interpretazione, non riuscendo a far capire a quale "Repubblicanesimo" si riferiscono i signori sopra menzionati nel presentare il cosiddetto "movimento dei Repubblicani europei". II PRI, che ha deciso di proseguire senza mutare "né titolo, né simbolo", il proprio impegno culturale e politico-mazziniano, laico, liberaldemocratico. sganciandosi da un centrosinistra (dopo essere stato tra i fondatori del primo Ulivo) dove la cultura repubblicana non trovava più possibilità di presenza in un sempre più confuso pasticcio fra una non definita metamorfosi post-comunista ed un radical-cattolicesimo post-democristiano, ha aderito alla Casa delle Libertà nel rigoroso mantenimento di una tradizionale autonomia culturale e politica della quale le altre forze del Polo hanno consapevolezza. E mentre la minoranza repubblicana, in ossequio ad una corretta e democratica dialettica interna, non ha condiviso questa scelta continuando nel Partito il proprio impegno politico, altri in precedenza uscirono dal Partito aderendo poi ai Democratici di Sinistra con un comportamento che non condividiamo, ma che rispettiamo. Altri più recentemente, come l'onorevole Sbarbati, fuori dal partito, ritengono impunemente di poter ancora "utilizzare" la storia, la cultura ed il prestigio della dizione "Repubblicani", dell'immagine "dell'Edera", per evidenti motivi di un'improbabile conservazione delle posizioni acquisite, addirittura offendendo l'orgoglio dei Repubblicani che l'hanno seguita, affidando un fantomatico coordinamento provinciale fiorentino a persona del tutto estranea alla tradizione e alla storia del PRI ed al movimento repubblicano. La Direzione Provinciale - Leonardo Conti, Tristano Governi,
Natale Graziani, |