Reggio Calabria/Verso le Europee Le prossime elezioni consentiranno al Partito Repubblicano di essere libero di correre senza vincoli Il leader sarà il capolista al Sud e ha chiesto anche all'assessore Pochiero di candidarsi Un salone pieno è la prima sorpresa. E si sorprende anche il segretario nazionale del partito repubblicano Francesco Nucara: "Per anni ho parlato a sedie vuote, oggi sono il primo io a stupirmi di vedere qui tante persone. Non è un miraggio? Evidentemente il lavoro fatto finora paga...". La seconda sorpresa viene dalle parole dello stesso Nucara: "Nè con Berlusconi nè con Prodi. Il sistema elettorale europeo ci consente di essere liberi da legami imposti dal sistema maggioritario. E allora correremo alle Europee da soli, liberi di essere repubblicani e rivolgendoci alla nostra gente. Con la benedizione del presidente Cossiga, il quale ,però, prima di darci il suo voto attende di vedere la composizione delle liste". Il maggioritario è un sistema elettorale che proprio non va giù all'Edera e Nucara lo ribadisce: "I repubblicani puntano ad una soluzione politico-istituzionale in cui sia possibile riunire la famiglia Letta, Gianni ed Enrico, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ed il nipote, ex ministro del centrosinistra. È nostra convinzione, infatti, che nè Gianni Letta si trovi bene con la Lega, nè Enrico Letta con i Verdi e Rifondazione comunista. Il bipolarismo affrettato, varato con una legge elettorale e non, come si sarebbe dovuto, con un disegno costituzionale, è imperfetto. È la stessa riforma in discussione al Senato non ci convince, tanto che abbiamo deciso di astenerci o votare contro. Noi pensiamo che in questo senso stiano maturando le condizioni per cambiare l'attuale legge elettorale prima delle elezioni politiche del 2006". Ma prima del 2006 ci sono altri appuntamenti elettorali. A cominciare, appunto, dalle Europee, nelle quali Nucara sarà il capolista della circoscrizione meridionale. "Ma in questa avventura non mi potete lasciare solo ha detto Nucara rivolgendosi ai suoi . Ho bisogno del sostegno di tutti e per questo ho anche chiesto a Michele Pochiero di candidarsi. Oggi dobbiamo esprimere il massimo impegno per raggiungere l'obiettivo di un'Europa politica e non governata dai banchieri, che in solitudine decidono di svalutare o meno l'euro rispetto al dollaro. Quella che vogliamo ha aggiunto Nucara è un'Europa governata dai popoli e non dalle sole tecniche bancarie, con un Parlamento che legiferi e detti norme e non si limiti ad una sorta di "consulenza" della Commissione. Puntiamo anche all'elezione di un Governo europeo eletto dal Parlamento europeo e a un presidente eletto, invece, direttamente dal popolo. E noi vogliamo, in questo contesto, una Calabria agganciata alle Alpi e non all'Africa. Io auspico l'ingresso di nuovi Paesi nell'Ue così la Calabria non sarà più regione "Obiettivo 1". Perderemo dei finanziamenti, è vero, ma se arrivano e non vengono spesi che arrivano a fare? Meglio averne di meno ma spenderli tutti". Ma al convegno organizzato nel Palazzo del Consiglio regionale sul tema "La nostra storia per il vostro futuro - I repubblicani nelle istituzioni per lo sviluppo del territorio" non è servito solo per aprire la campagna elettorale. Nucara, infatti, dopo aver scaldato i cuori e l'orgoglio repubblicani, ha stilato i programmi di un partito "che ha detto era in stato comatoso e che adesso è pronto a rialzarsi dal letto. Ecco, io qui ho ricevuto tanti elogi da cari amici per il mio ruolo di sottosegretario, ma io vorrei essere ricordato soprattutto come segretario di partito, perché è quello che di più mi piace fare". E da segretario di partito, Nucara si è rivolto "ai vecchi e nuovi repubblicani", ha accolto con vivo piacere l'adesione al suo partito del consigliere provinciale Giuseppe Barillà e ha invitato tutti gli amministratori dell'edera "a lavorare per risolvere i problemi della gente, perché i problemi quotidiani non hanno colore politico e il dovere dei politici è quello di risolverli". "Siamo un partito ha concluso Nucara con una storia e con regole antiche ma non vecchie. Chi aderisce al nostro partito sa che troverà delle regole e le deve rispettare. La nostra storia non cambia con il numero di iscritti ma serve per attrarre ancora nuovi iscritti". Piero Gaeta "La Gazzetta del Sud" 21 marzo 2004 |