Cremona: inaugurata da La Malfa la sede del Pri/Tour elettorale anche a Brescia con il candidato dell'Edera del Polo laico

Preoccupazioni per il varo della riforma

Campagna elettorale per il presidente del Pri, Giorgio La Malfa, a Brescia e a Cremona. A Cremona per l'inaugurazione della nuova sede del partito, in via Antico Rodano, sabato scorso, La Malfa ha espresso le sue preoccupazioni per la riforma costituzionale. "La parte migliore della riforma - ha detto è la devolution, che migliora la pessima legge approvata dal centrosinistra". La proposta del PRI, ha continuato la Malfa, "è votare subito la devolution e stralciare il resto. Dovrà essere la prossima legislatura ad occuparsi della nuova forma dello Stato e del governo". Sala affollata per la nuova sezione repubblicana. Stretto il rapporto che lega La Malfa al Pri cremonese: durante le politiche del 1958, tenne il suo primo comizio politico, ora lo ricorda sorridendo. "Avevo 18 anni e ricordo che parlavo in una grande piazza davanti a un paio di persone. Ora siete in tanti". Una speranza la ripresa del PRI anche per superare l'attuale forma di bipolarismo, "che sta fallendo e dà grande spazio alle ali delle coalizioni al governo".

La Malfa non ha gradito l'annuncio fatto da Berlusconi in tv sul ritiro, da settembre, delle truppe italiane dall'Iraq e ne ha parlato francamente: "Non si deve mettere una scadenza, ma dire che si rimarrà in Iraq sino a quando sarà necessario per aiutare quella fragile democrazia appena nata". La Malfa ha rivendicato il ruolo dell'Edera nella Casa delle libertà: "Siamo alleati leali, ma non organici". Il presidente del Pri, accompagnato da Giuseppe Ghizzoni e da Anselmo Gusperti, segretario provinciale repubblicano e candidato alle regionali per il Polo laico ha discusso con i nuovi iscritti al partito: "Non vogliamo fare di questa sede un museo, ma una tappa e un luogo contro l'affievolirsi dello spirito laico e anche di quello civico". Presente al vernissage il sindaco Corada evidentemente colpito dalla manifestazione repubblicana: "Nella sostanza, pur appartenendo a schieramenti diversi, siamo molti vicini". Grandi applausi anche anche per lui.

Dopo Cremona, Brescia. La Malfa all'osteria "Elfo" di piazza Vescovado, ha incontrato informalmente la stampa con Marcello Lofrano, candidato bresciano del Polo Laico (Pri, Nuovo Pli e Liberaldemocratici di Garatti). "Siamo con Formigoni - ha subito precisato il leader dell'Edera - E siamo fieri di portare in questa coalizione (col presidente della Regione uscente, sulla scheda azzurra, il 3 e 4 aprile troveremo anche An, Fi, Lega Nord, Udc e Partito Socialista) i simboli storici dei repubblicani e dei liberali. Emblemi che sono garanzia di difesa di certi valori economici, civili e laici. In Lombardia, negli anni '80, abbiamo rappresentato un 20-25 per cento: credo che il momento sia maturo e che potremo registrare un segnale di ripresa in questa direzione". Tre punti economici per La Malfa da sottolineare: uno, la concorrenza di India e Cina: "In questi Paesi i salari sono un decimo rispetto a quelli europei: non possiamo competere coi loro prezzi di esportazione, ma neppure pensare di fermare quest'ultima coi dazi doganali. L'unica possibilità è aumentarne il potere di acquisto per trasformarli in mercati di importazione". Due, il rapporto euro-dollaro: "La politica della Banca Centrale Europea è sbagliata: se l'euro vale il 30 per cento in più del dollaro, siamo fuori mercato anche per gli Stati Uniti. L'errore del trattato di Maastricht non è il Patto di stabilità, ma la politica monetaria". Tre, la politica economica in Italia: "Dobbiamo fare una politica d'investimenti molto forte: abbiamo un deficit di infrastrutture, di scuola e università, rispetto al resto d'Europa. Scuola e ricerca devono essere al centro delle nostre attenzioni". La Malfa ha concluso ponendo l'accento sugli aspetti della formazione - al centro anche del programma di Lofrano - con la costruzione della metropolitana (con i prolungamenti verso la provincia ), una più ferrea disciplina stradale, l'incremento del turismo e una campagna di sensibilizzazione sul problema delle polveri sottili e dell'inquinamento da traffico, volta all'eliminazione dei blocchi.

In un rapido sguardo alla situazione politica nazionale, Giorgio La Malfa non molla la sua campagna per superare il bipolarismo: "Almeno quello ‘all'italiana'. Al momento non è un problema: in occasione delle elezioni regionali e politiche gli schieramenti sono delineati e uniti, ma poi? Le forze estreme, mi riferisco a Rifondazione Comunista nell'Ulivo e alla Lega Nord nella Casa delle Libertà, non possono minacciare la crisi e quindi essere pronti a far saltare un'alleanza a ogni minimo disguido. Credo si dovrà mettere insieme una coalizione di forze più larga".