Nucara a Brescia: incontro col presidente della Provincia/Il viceministro dell'Ambiente ha elogiato l'operato di cittadini e amministrazione

Una comunità cosciente dei suoi problemi

Il no alle centrali termoelettriche; la necessità di potenziare le energie alternative come le biomasse e di valorizzare i rifiuti come fonte energetica; l'urgenza di ridurre le polveri sottili attraverso la bonifica delle caldaie domestiche e la riconversione delle centrali dell'ASM con combustibile meno inquinante; no all'incenerimento del fluff nel termoutilizzare di Brescia; la richiesta di sostegno all'azione dell'AATO per garantire fogne e depuratori anche alle aree bresciane più critiche in tal senso, Valcamonica e Valtrompia innanzitutto; l'esigenza di prevedere in futuro una valutazione di impatto ambientale strategica, che consideri gli effetti delle infrastrutture in un contesto territoriale più ampio. Sono questi i temi illustrati ieri dal presidente della Provincia, Alberto Cavalli, all'on. Francesco Nucara, vice ministro dell'Ambiente, durante un incontro a Palazzo Broletto. L'esponente del Governo è venuto a Brescia per "conoscere e capire - ha detto - i maggiori problemi ambientali del territorio bresciano". Cavalli ha sottolineato le questioni all'ordine del giorno. "Innanzitutto - ha spiegato - ho ribadito il no alle centrali, secondo il Piano energetico provinciale. Per quanto riguarda l'aumento delle energie alternative le previsioni sono rispettate". A questo proposito Cavalli ha chiesto al vice ministro "particolare attenzione per promuovere l'utilizzo delle biomasse nel Bresciano". Altro tema, i rifiuti. "Siamo d'accordo sul loro utilizzo a fini energetici, ma nel rispetto dell'ambiente". Cavalli ha ribadito la contrarietà all'incenerimento del fluff (gli scarti non metallici delle auto) nel termoutilizzatore di Brescia: "Chiediamo prudenza al Ministero. Esiste un solo impianto in Giappone che usa il fluff come combustibile. Se il Ministero darà il nulla osta, chiediamo che il fluff sia bonificato e di provenienza certa". Quanto alle polveri sottili, "occorre che l'ASM migliori il parco automezzi circolante al servizio della centrale e riconverta gli impianti più inquinanti". Infine l'Ambito Territoriale Ottimale per il ciclo delle acque: "Auspichiamo che il Ministero dell'Ambiente continui a sostenere i nostri progetti sulla depurazione anche con finanziamenti". Un riconoscimento: "Il Ministero ha avuto un'attenzione positiva per le nostre strade, la Corda Molle e l'autostrada della Valtrompia". Una richiesta: "Per il futuro, nell'esame delle grandi opere, bisogna introdurre la valutazione d'impatto ambientale strategica, una verifica più larga, che consideri tutti gli elementi inquinanti del territorio". Una proposta che il vice ministro ha accolto con soddisfazione: "È la prima volta che viene da un amministratore locale", ha detto l'on. Nucara. Nell'ambito del Ministero opera una commissione specifica a questo scopo. "Sono venuto a Brescia per ascoltare i vostri problemi", ha proseguito il vice ministro. "Il Governo sta facendo molto per l'ambiente, ma le risorse sono poche. Per il riassetto idrogeologico del Paese servirebbero 100mila miliardi delle vecchie lire, stessa cifra per bonificare i siti inquinati. Nella Finanziaria all'ambiente sono destinati 500 milioni di euro...". Ieri l'on. Nucara ha anche incontrato i vertici dell'AIB e dell'API.

Dal "Giornale di Brescia" di mercoledì 30 marzo 2005

*****

"Da uomo del profondo Sud", Francesco Nucara, calabrese doc, viceministro dell'Ambiente e segretario del Partito repubblicano italiano, alleato del centrodestra, confida che la visita a Brescia "è stata un bagno di civiltà".

A impressionare il sottosegretario sono stati l'attivismo della Provincia in materia di tutela ambientale e il grado di coscienza raggiunto dai cittadini bresciani sui problemi dell'inquinamento. Nucara ha citato un dato su tutti, quello della raccolta differenziata. "Nella vostra provincia - ha detto nel corso di una conferenza stampa in Broletto - il livello è al 32 per cento, contro una media del 3 al Sud".

Nucara ha parlato dopo un incontro con il presidente della Provincia Alberto Cavalli. Una chiacchierata privata durata circa 20 minuti, nel corso della quale Cavalli ha fatto il punto sulla situazione ambientale a Brescia e sul lavoro della Provincia. Nucara ha sottolineato il valore delle iniziative della Provincia in materia ambientale, tra cui la valutazione ambientale strategica (Vas), la difesa idrogeologica, l'alto livello di raccolta differenziata. Apprezzato dal viceministro anche l'attivismo della Provincia nel promuovere la certificazione e l'autocertificazione delle caldaie.

A causare l'inquinamento dell'aria, secondo Nucara, più che le automobili, contribuisce infatti il riscaldamento: "Al Sud ci sono vetture più vecchie, eppure c'è meno inquinamento dell'aria perché meno sono le caldaie". Nucara ha inoltre assicurato il suo impegno nel Cipe perchè sia dato l'ok alle opere pubbliche nel nostro territorio.

Sui problemi dell'ambiente in Italia, Nucara ha puntato il dito su due eredità del passato: l'inquinamento e il debito pubblico. "Per bonificare tutti i siti inquinati - ha detto - servirebbero 100 mila miliardi di vecchie lire", l'equivalente di quattro Finanziarie. Purtroppo "nonostante questo governo abbia fatto molto, i mezzi a disposizione sono quelli che sono". Per il futuro, dunque, occorre più attenzione verso l'ambiente. Nucara si è poi recato nella sede di Apindustria, dove ha incontrato il presidente, Flavio Pasotti.

Da "Brescia Oggi" di mercoledì 30 marzo 2005