La situazione del Pri nel Lazio La questione liste e i ricatti di qualche "sciagurato" La situazione del PRI nel Lazio ha qualcosa di incredibile. Spesso ci siamo sentiti dire che la dirigenza nazionale del PRI avrebbe dovuto prestare la massima attenzione alla situazione politico-organizzativa del Lazio. Per parte nostra abbiamo fatto tutto il possibile. Tuttavia qualche "sciagurato" ha pensato di innestare un meccanismo ricattatorio che è valso solo a far fallire la presentazione delle liste dell'Edera. Recentemente erano stati celebrati i congressi regionali, provinciali di Roma e dell'Unione Romana. Orbene un congresso si celebra se ci sono seri motivi politici oppure organizzativi e per ultimo se si reputa necessario un ricambio della classe dirigente. Il PRI laziale sempre più asfittico non è riuscito a introdurre linfa nuova nei suoi organismi. Anche la classe dirigente di un tempo, per tanta parte schierata su posizioni contrarie all'attuale linea politica del PRI, si è arresa e vivacchia di contrapposizioni senza diventare motore generatore di un serio ed articolato dibattito. Certamente ci sono torti e ragioni in entrambe le coalizioni che si affronteranno il 9-10 aprile. Dovremmo avere la capacità e il coraggio di trovare una sintesi e scegliere il meglio, anche in vista delle prossime elezioni amministrative. Abbiamo vissuto questi anni nella speranza di far vivere il PRI anche a costo di sacrificare le nostre coscienze. E' arrivato il tempo di fare un bilancio, di trovare rapporti solidi e non estemporanei con le organizzazioni che per un cinquantennio hanno costituito un riferimento repubblicano nel mondo del lavoro, dell'impresa e del tempo libero. In questo senso si deve dispiegare tutta la potenzialità di pochi dirigenti che non possono e non devono venire in Direzione Nazionale solo per passare una mattinata o un pomeriggio. Essere componenti della Direzione deve rappresentare un onore di cui essere degni. Degno è colui che collabora comunque per la presenza dell'Edera. Poco degni tutti gli altri. |