Intervista di Nucara a Ravenna a "Il Resto del Carlino"/Incontro con amministratori, industriali e dirigenti locali del partito "Uniti nello sforzo di rivitalizzare il Pri" Pubblichiamo l'intervista del segretario nazionale, Francesco Nucara, sul tema delle alleanze per le prossime elezioni amministrative resa a Ravenna in occasione di un incontro con amministratori e dirigenti locali. "Non distinguo repubblicani di sinistra o di destra, non so fare divisioni in modo colorato. Vedo tutti uniti nel far vivere il partito, anche se vi sono visioni diverse rispetto alle strategie da usare per raggiungere questo obiettivo, che resta prioritario". Francesco Nucara, segretario nazionale dell'Edera, è a Ravenna nella sua veste di sottosegretario al ministero dell'Ambiente, per una serie di incontri con imprenditori e amministratori (nella sede degli Industriali e in Municipio). Accompagnato dai principali esponenti locali del Pri, a partire dal vicesindaco Giannantonio Mingozzi e dal segretario comunale Giancarlo Cimatti, batte molto sul tasto dell'unità del partito, ‘a prescindere dalle alleanze'. Segretario, come vede i repubblicani romagnoli che fanno parte di giunte di centro sinistra, diversamente dalla linea nazionale, dove l'alleanza è con il centro destra? "I nostri amministratori in Romagna e qui a Ravenna hanno lavorato bene e sono encomiabili. Si sono sempre impegnati per gli interessi pubblici, più che per il partito, come d'altra parte ha sempre fatto il Pri nel suo complesso. Per questo, forse, il consenso elettorale è andato scemando. Non ce ne facciamo un cruccio, perché si rispetta lo spirito del nostro partito. Poi qui hanno governato bene anche perché l'humus sociale della Romagna rende le cose più facili che altrove". Amministrano bene, ma non vengono scelti dalle coalizioni come candidati sindaco. Come mai? "Mi rendo conto di come questo possa avvenire proprio per la posizione nazionale del partito e nonostante la loro qualità politica. Con il centro destra, nonostante tutto, possiamo fare ‘la voce grossa', far pesare la nostra forza nazionale. Se per questo ci sono problemi, me ne dispiaccio. Però se in questa fase siamo nel centro destra, non è detto che sia sempre così. Non abbiamo fatto alcuna professione di fede". Quindi ci possono essere casi ‘particolari'? "Ci possono essere e ci sono stati. Dipende dai contenuti programmatici alla base delle alleanze e dalla qualità personale dei politici. Quando si sono proposti candidati che non ci ‘piacevano', siamo usciti anche dal centro destra. Offrendo un contributo al centro sinistra, che ha così vinto. È necessario però che gli amici che, per ragioni obiettive, entrano in liste di centro sinistra, sappiano che il primo colloquio deve essere con Forza Italia". Le amministrative sono alle porte. Cosa succederà con il ‘problema' del simbolo, soprattutto qui? "Abbiamo fatto un anno di lotte rispetto al concetto di autonomia. La maggioranza è stata chiara: autonomia ‘nel' partito, non ‘dal' partito. Ogni scelta, dunque, va coordinata con la segreteria nazionale; e devono farci capire le condizioni per le quali si intende stringere un'allenza diversa da quella indicato dalla maggioranza del partito. La questione del simbolo quindi è tutta lì: decide la segreteria nazionale, ma di fronte a proposte motivate da fatti oggettivi". Nevio Galeati "Il Resto del Carlino" 8 novembre 2003 |