La proposta del senatore Del Pennino per una lista di laici/Regionali in Lombardia: l'esponente repubblicano ha rilasciato un'intervista al "Giorno"

Ipotesi di una lista per sostenere Formigoni

Intervista al senatore Antonio Del Pennino apparsa su "Il Giorno" del 31 ottobre 2004 a firma di Giorgio Guaiti.

Una lista di laici a supporto di Formigoni? Ancora non c'è, ma potrebbe essere in arrivo. Anzi, c'è già chi lavora per costruirla. Ad assicurarlo è Antonio Del Pennino, da decenni esponente di primo piano della politica milanese, già vicesindaco, oggi senatore e segretario regionale del Pri, e proprio in questi giorni direttamente interessato all'iniziativa.

"Parlare di lista laica a sostegno della rielezione di Formigoni o al fianco della Casa delle Libertà alle prossime elezioni è prematuro – precisa -. E' però vero che fin dallo scorso luglio ho personalmente lanciato la proposta di una federazione, a livello nazionale, fra i partiti laici: repubblicani, socialisti del Nuovo Psi di De Michelis e Chiara Moroni, Liberali di De Luca e radicali. Ed è da questa intesa che potrebbe scaturire la presentazione di nuove liste nell'ambito del centro-destra. Il che, in Lombardia, vorrebbe automaticamente dire al fianco di Formigoni".

E il governatore uscente che ne dice?

"Non lo so, non ne ho idea; semplicemente perché non ho ancora parlato con Formigoni. Lo farò soltanto nel caso in cui questa ipotesi si concretizzi e si formalizzi in una proposta politica precisa. Non mi pare proprio il caso di parlarne prima facendo riferimento a progetti ancora in divenire".

Cosa manca per la formalizzazione dell'iniziativa?

"In questi giorni è in corso il Congresso nazionale dei radicali, dal quale dovrebbe arrivare una risposta sulla loro adesione alla proposta di federalizzazione laica. Anche sulla base di questa indicazione si dovranno poi prendere le decisioni politiche conseguenti, scegliendo fra le due strade percorribili. Decidere cioè se e dove presentarsi al fianco della Casa delle Libertà o se invece sia preferibile imboccare una "terza via", senza collegamenti con nessuno dei due schieramenti".

E' la sua posizione personale…

"Ovviamente sono favorevolissimo alla costituzione di un raggruppamento delle forze laiche, anche perché ne sono stato il promotore. E non ho alcuna controindicazione alla presentazione di una lista schierata con il centro-destra. Su questo punto, però, lo ripeto, bisognerà sentire le posizioni degli altri partiti coinvolti, a cominciare, appunto, dai radicali, che potrebbero anche optare per una scelta differenziata. Regione per regione".

Il che, in Lombardia, significherebbe dare via libera a una lista "super-laica" al fianco di Formigoni e di Comunione e Liberazione. Una prospettiva che si piò definire per lo meno sorprendente.

"Non nella logica del maggioritario. Un sistema che non obbliga in maniera vincolante a scelte di schieramento (basti pensare che noi stessi teniamo in considerazione l'ipotesi di una terza via ancora tutta da definire), ma che sicuramente spinge ad una riflessione sulla possibilità di una precisa scelta di campo. E in questo quadro bisogna ricordare che a livello nazionale Pri e Nuovo Psi sono già collocati nella Casa delle Libertà e che di conseguenza un loro schieramento in questo ambito non costituirebbe assolutamente una novità o una sorpresa. Poi ci sono da prendere in considerazione alcune scelte di fondo. Perché, se è vero che su alcuni temi ci troviamo in evidente disaccordo con il Polo è altrettanto vero che proprio nel centro-destra troviamo piena coincidenza di vedute e di convinzioni su questioni fondamentali come la politica estera e l'impostazione liberale in campo economico. Infine c'è anche una valutazione specifica delle scelte e dell'attività delle singole Regioni. E qui non possiamo non rilevare che la Lombardia ha assunto, per esempio, posizioni interessanti sullo sviluppo della ricerca nel settore delle biotecnoligie. Un aspetto che per il fronte laico ha sempre una considerevole importanza.