Un'interrogazione del consigliere del Pri Vincenzo Pisano/La situazione delle Agenzie delle Poste in Calabria

Gravissimi disagi nei piccoli comuni

Nel quadro delle interrogazioni presentate dal capogruppo del Pri alla Regione Calabria Enzo Pisano abbiamo scelto, perché significativa per i suoi aspetti sociali, un'interrogazione sui disservizi postali, causati da una politica di tagli di personale e chiusure indiscriminate di sportelli. Queste misure, specie nelle piccoli comuni, stanno producendo gravissimi disagi con uno scadimento dei servizi che si ripercuotono negativamente sulla qualità della vita della popolazione anziana.

Premessa

Ormai da più parti giungono segnalazioni sulle condizioni di grave disagio dei cittadini calabresi agli sportelli delle agenzie delle poste , specie per quelli allocati in piccoli centri o frazioni di città più o meno grandi, dove peraltro , gli utenti hanno le stesse esigenze dei centri maggiori , ossia la necessità dell'apertura pomeridiana e l'adeguato rapporto operatore-utente per rendere più celere il servizio nonché la riapertura dei numerosi sportelli soppressi.

Si riscontrano inoltre , file interminabili agli sportelli, disservizi sulla consegna della posta con gravi ritardi, locali non adeguati al carico di utenti e visti anche i nuovi servizi offerti, a questi non è corrisposto un aumento del personale, sono sempre in aumento gli sportelli che aprono a singhiozzo e con orari mai certi.

Va considerato inoltre che gli sportelli delle piccole agenzie assolvono, oltre a quella propria di erogatori di servizi, ad una funzione sociale, essendo spesso i piccoli centri popolati per lo più da persone anziane che vivono in solitudine e nel contempo detti centri non sono collegati da servizi di trasporto pubblico , per cui gli anziani per riscuotere una misera pensione, spesso devono fare ricorso ai favori di qualche caritatevole del paese per farsi accompagnare agli sportelli postali dei centri più vicini .

Il problema non riguarda soltanto gli anziani, ma coinvolge tutti quegli operatori economici che ancora riescono a mantenere le proprie attività all'interno di questi centri, o chi comunque vi risiede, e che mal sopportano doversi spostare e sottrarre tempo al lavoro per ricorrere ai servizi offerti dalle Poste.

Gravi sono i ritardi nelle consegne, affidati a pochi operatori che non riescono a mantenere uno standard temporale accettabile, infatti ,spesso, è lo stesso operatore ad essere incaricato della consegna della posta ordinaria e pure di quella urgente ( telegrammi, prioritarie, raccomandate ecc.), ritardi che spesso producono danni anche economici determinati da comunicazioni che non arrivano in tempo.

Il disagio determinato da scelte inopportune, si scarica quindi sugli operatori delle poste che oltre a fare turni spesso non pagati, si vedono attaccare da utenti esasperati che identificano il male nell'operatore come il rappresentante delle Poste, e questo clima influisce ancora di più sulla qualità dei servizi.

Lo sviluppo di un'azienda non passa esclusivamente per la via dei tagli del personale e delle chiusure degli sportelli, ricordiamo che la posta italiana prima che azienda privata è stata una delle più importanti istituzioni pubbliche della storia d'Italia, con una funzione sociale per tutti i cittadini italiani.

Per quanto premesso, a fronte di una situazione intollerabile di inefficienza, si chiede alle SS.VV. un'autorevole e risolutivo intervento affinché si provveda, in tempi celeri, al ripristino della funzione operativa degli sportelli postali e alla realizzazione di un servizio che sia di qualità e che tenga conto dei tempi di consegna, disposto in modo capillare sul territorio e che risponda pienamente alle esigenze del singolo cittadino-utente altrimenti il processo di privatizzazione non è valso a niente.

On. Vincenzo Pisano
Capogruppo del Pri alla Regione Calabria