"Il Giorno" 13 ottobre 2004 Un consiglio a Penati: Così rischia di fallire L'intervento col quale il Presidente Penati ha riaperto su "Il Giorno" il tema della grande metropoli affronta ancora una volta il problema sotto il profilo dell'iniziativa volontaria da parte degli enti locali. Penati rilancia il ruolo della conferenza dei Sindaci e degli "Stati Generali" promossi dalla Provincia, ipotizzando per l'istituzione da lui governata un ruolo di coordinamento. L'intenzione, apprezzabile, è destinata a mio avviso a tradursi in una mera affermazione di buona volontà. Tutti i tentativi di realizzare un governo metropolitano su basi volontarie sono sinora falliti. Si sono infatti scontrati con le posizioni degli amministratori dei diversi enti locali, ognuno dei quali era ed è geloso delle proprie prerogative e, pur riconoscendo a parole l'esigenza di un governo unitario del territorio per quanto riguarda l'organizzazione e la gestione dei servizi di area vasta, non è poi mai stato disponibile a trasferire ad un altro livello decisioni che il vecchio ordinamento attribuisce alla sua competenza. Sono da tempo convinto - anche sulla base delle esperienze straniere - che se si vuole realizzare un vero governo metropolitano, occorre definire in via legislativa una nuova istituzione locale per le aree metropolitane, che superi i vecchi modelli delle autonomie storiche che abbiamo ereditato dal 1800 e che non rispondono alle esigenze di gestione del territorio e di organizzazione dei servizi che le moderne grandi conurbazioni richiedono. Al Senato giacciono da tempo due disegni di legge - uno presentato da me e da altri parlamentari della Casa delle Libertà, l'altro dal collega Pizzinato e da diversi senatori dell'Ulivo - che disegnano questa nuova forma di governo locale. Essi sono fermi, malgrado le loro caratteristiche "bipartisan", per diverse resistenze trasversali, non ultima quella dell'ANCI e dell'UPI, arroccate nella difesa dell'esistente. Se il Presidente Penati vuole dare un effettivo contributo alla risoluzione del problema del governo della città metropolitana, non si limiti a cercare di rilanciare la conferenza dei Sindaci e a preparare gli Stati Generali, ma rompa la difesa corporativa degli amministratori dell'esistente per sollecitare l'approvazione di una legge vincolante per le aree metropolitane. Antonio Del Pennino |