Ravenna: costituito il comitato per la raccolta delle firme sul referendum per la procreazione assistita

Contro norme inique e oscurantiste

Un Comitato Provinciale dà il via a Ravenna alla raccolta firme per chiedere l'abrogazione della Legge 40/2004 "Norme in materia di procreazione medicalmente assistita".

Un gruppo formato da esponenti di diversi schieramenti politici che si sono uniti in un "Comitato" per difendere la libertà di coscienza individuale e della ricerca in campo medico contro il muro di gomma eretto da larga parte del mondo politico italiano sia di destra che di sinistra da sempre preoccupato più di compiacere alle richieste del Vaticano che di garantire il diritto alla salute.

Basti pensare, ad esempio, che con la nuova Legge, le coppie fertili, ma portatrici di malattie genetiche, non avranno alcuna possibilità di ricorrere a quelle tecniche procreazione assistita che consentirebbero loro di mettere al mondo un figlio sano. Le indagini pre-impianto sugli embrioni, infatti, sono state vietate e i feti quindi rischiano di ereditare gravi malattie. Facile intuire le conseguenze di queste norme così restrittive: chi avrà le possibilità economiche per farlo, si recherà all'estero per poter usufruire dell'assistenza medica di cui necessita. Oggi, grazie a questa legge, il diritto ad avere un figlio sano è riservato a coloro che se lo possono permettere.

L'accesso alle tecniche di fecondazione sarà dunque limitata alle sole coppie sterili che potranno usufruire di non più di tre embrioni. Ciò ridurrà drasticamente la possibilità di successo, cioè di avere un figlio e costringerà in molti casi le donne a sottoporsi a ripetuti interventi chirurgici e logoranti cure di tipo invasivo con i conseguenti danni fisici e psicologici che ne derivano.

Strada sbarrata anche per la ricerca sulle cellule staminali embrionali che la scienza ha individuato come la nuova strada per la cura di malattie come l'infarto, il diabete, l'Alzheimer, il morbo di Parkinson, la sclerosi a placche e per la ricostruzione degli organi danneggiati.

La repubblicana Luisa Babini ha dichiarato :"Su questa linea, si teme anche un possibile smantellamento della Legge 194, quella sull'aborto. Ma la gente comune sembra essere più avanti dei politici che la rappresentano" - -" e capisce che si tratta di una Legge ottusa ed oscurantista, siamo quindi molto fiduciosi sull'esito della raccolta.

Vorrei inoltre ricordare il lodevole lavoro svolto in Parlamento dal senatore del Pri Antonio Del Pennino, il quale si è adoperato con forza per chiedere sostanziali modifiche alla Legge sulla fecondazione assistita. Uno sforzo, il suo, che si è dovuto scontrare contro un ampio schieramento trasversale esposto ai condizionamenti del cattolicesimo spesso per motivi di opportunismo politico".