Nucara ha inaugurato una sede del Pri in Liguria. E l'Edera si riorganizza/Tra gli interventi anche quello del segretario regionale Alongi. A Recco intitolata una scuola a Goffredo Mameli

Una cerimonia per suggellare il rilancio del nostro partito

Successo in Liguria per la trasferta del Segeratrio nazionale del Pri, Francesco Nucara, alla luce di una tre giorni con un'agenda ricca di avvenimenti. Tra le tappe importanti, l'inaugurazione della sede del Pri in Liguria. Un'occasione importante per tastare il polso di una regione in cui i Repubblicani si stanno riorganizzando per tornare a recitare quel ruolo politico di primo piano che storicamente hanno occupato. Nella terra di Giuseppe Mazzini, Goffredo Mameli e Giuseppe Garibaldi – solo per citare alcuni tra i grandi nomi liguri del Risorgimento – si sta ricostruendo infatti quella base politica locale necessaria per portare avanti i valori del più antico partito italiano, valori attuali come non mai. E proprio il Segretario Nucara è stato chiamato a ufficializzare il rifiorimento del Pri ligure tenendo a battesimo la nuova sede per la regione, messa in piedi grazie all'impegno di un nutrito numero di persone coordinate dal lavoro impeccabile del nuovo Segretario regionale, Giuseppe Alongi. La concomitanza con il bicentenario della nascita di Giuseppe Mazzini non ha fatto altro che rendere ancora più suggestiva e significativa la riscoperta di un evidente punto di riferimento per coloro che si riconoscono in quegli ideali risorgimentali che hanno costruito le fortune democratiche italiane. Una cerimonia semplice e genuina, alla presenza di numerosi rappresentanti e militanti del Pri giunti per l'occasione da gran parte della penisola, con gli inevitabili discorsi di buon augurio. Il primo a prendere la parola è stato il padrone di casa, il Segretario regionale Giuseppe Alongi, che ha espresso la ferma volontà di continuare la sua opera di rafforzamento dei quadri locali per la riorganizzazione del partito, all'interno di un progetto a lunga scadenza. È toccato poi ad Alfio Lamanna, Presidente del Pri per la Liguria, ricordare come nelle ultime elezioni regionali si sia sfiorato il successo grazie al candidato Repubblicano, Mauro Rattone, che ha raccolto consensi andando oltre ogni rosea aspettativa. Successivamente Alongi ha introdotto il Segretario nazionale Nucara, visibilmente compiaciuto della nuova situazione in quella che può essere definita come la regione-simbolo del pensiero Repubblicano. In un breve discorso, il On. Nucara ha sottolineato la necessità del partito di andare alla ricerca di nuova linfa, di giovani necessari per il proseguimento di quel discorso iniziato da Mazzini, proseguito nella storia fino ai giorni nostri e di grande attualità. E nella nuova sede ligure del Pri i giovani ad assistere al rilancio del partito erano davvero tanti. Emozionante il momento in cui Stelio de Carolis, Presidente del comitato per i festeggiamenti mazziniani, ha consegnato – a sorpresa – le rare medaglie commemorative del bicentenario, donategli dalla Presidenza della Repubblica, proprio al Segretario Nucara. Un pomeriggio soleggiato e il panorama sulla Lanterna, simbolo storico di Genova, hanno contribuito a rendere più gradevole una cerimonia che profuma di rilancio per il Pri in Liguria.

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Una scuola per Goffredo Mameli, una sede del PRI nuova di zecca e la visita alla statua di Mazzini con uno spiacevole fuori-programma. La visita in Liguria del Segretario nazionale del Pri, Francesco Nucara, è stata l'occasione per sottolineare l'impegno con cui la dirigenza Repubblicana locale, guidata da Giuseppe Alongi, sta consolidando le basi di un progetto politico a lunga scadenza. Accompagnato dal Sen. Stelio De Carolis, Presidente del comitato per i festeggiamenti nel bicentenario della nascita di Mazzini, e da Franco Torchia, responsabile nazionale del Tesseramento, il Segretario nazionale è stato coinvolto in una tre-giorni densa di appuntamenti e di incontri posti in calendario dalla perfetta organizzazione ligure.

Il battesimo della nuova sede regionale ha rappresentato un momento simbolico di rilevante importanza, con molti giovani e numerose delegazioni nazionali a sottolineare la volontà di introdurre nuova linfa negli ingranaggi del Pri, per portare avanti quel discorso iniziato da Mazzini e proseguito negli anni. Un occhio di riguardo verso le nuove generazioni diventa fondamentale se si fanno programmi a lunga scadenza e proprio dai giovanissimi arriva un segnale forte. Gli alunni di una scuola elementare di Recco, ridente cittadina del Levante genovese famosa in tutto il mondo per l'unicità della sua focaccia al formaggio, hanno infatti deciso – attraverso una votazione – di intitolare il proprio istituto alla memoria di Goffredo Mameli, eroe del Risorgimento e autore dell'inno nazionale. Alla cerimonia, in cui è stata scoperta la targa commemorativa dell'edificio scolastico, hanno partecipato tutti gli alunni con i rispettivi genitori e un centinaio di persone presenti per l'avvenimento. Francesco Nucara ha regalato alcune magliette celebrative del bicentenario e ha lanciato un concorso a cui possono prendere parte i più giovani. In pratica, i partecipanti dovranno scrivere alcuni testi ispirandosi alla storia del Risorgimento e coloro che realizzeranno le cinque opere migliori saranno premiati dalla "Voce Repubblicana" con una gita nella Capitale che comprende la visita alle sedi dei principali organi istituzionali e al Museo del Risorgimento.

Successivamente, nella splendida cornice della Sala consiliare di Recco, il prof. Di Porto dell'Università di Pisa è stato il relatore del dibattito "Gli Stati Uniti d'Europa per Giuseppe Mazzini" alla presenza del sindaco Buccilli che, al termine della relazione, ha espresso gratitudine per il supporto del Pri all'attività politica della città, dovuto in particolare all'opera di Roberto Polverini e Alberto Martinelli.

Nel corso della trasferta ligure non poteva mancare il più classico dei fuori-programma, con il Segretario nazionale del PRI costretto a rimboccarsi le maniche per strappare arbusti ed erbacce che ricoprivano il piedistallo e parte della statua di Giuseppe Mazzini che domina sulla centralissima Piazza Corvetto a Genova, davanti al portale della Provincia. Lo stato di apparente abbandono della statua stona visibilmente con la cura dei giardinetti prospicienti, degrado ancora più inammissibile nella ricorrenza mazziniana.

A concludere il programma, la visita alla tomba di Giuseppe Mazzini nel cimitero genovese di Staglieno, atto doveroso nel bicentenario della scomparsa dell'"apostolo delle genti".

Giuseppe Sciortino responsabile comunicazione Pri-Liguria