Ospedaletto, le celebrazioni per il bicentenario di Mazzini/Gli interventi di De Carolis e Ravaglia; la relazione molto applaudita di Scioscioli Il grande genovese campione di integrazione Riuscita conferenza al Circolo del PRI di Ospedaletto di Forlì nella serata di venerdì 16 settembre per il bicentenario della nascita di Giuseppe Mazzini. La cornice è quella delle giornate della "Voce Repubblicana", che il segretario della sezione, Virginio Pasini ed il Consiglio della cooperativa "Goffredo Mameli" organizzano, con successo, da oltre un trentennio. Quando alle ore 21,00 iniziano i lavori, il colpo d'occhio è quello, un po' insolito, di una presenza molto numerosa di pubblico proveniente anche da altre località della Romagna. E' stato il sen. Stelio De Carolis, nella sua veste di Presidente del Comitato per il bicentenario della nascita di Mazzini ad introdurre il dibattito elencando l'intensa attività che si sta svolgendo in Italia e all'estero. De Carolis ha ricordato gli impegni, quello del 20 e 21 settembre a Genova e Provincia, quello del 22 a Ferrara e successivamente a Lugano, Spilamberto, Ravenna e Reggio Calabria. Molto applaudita la relazione di Massimo Scioscioli sul tema "Mazzini e l'Europa" con una serie di testimonianze che hanno certamente messo in luce come il processo di integrazione, cui siamo giunti, abbia avuto dal grande genovese un impulso decisivo. Scioscioli si è particolarmente soffermato sulla presenza di Mazzini in vari stati europei, in modo particolare Svizzera ed Inghilterra, sottolineando l'esigenza di opportuni contatti per meglio conoscere se corrisponde a verità il fatto che anche ora, all'estero, le celebrazioni siano più solenni di quelle calendarizzate nel nostro Paese. La prospettiva di manifestazioni in tutte le sedi comunitarie è un obiettivo che il Comitato dovrebbe perseguire. L'attualità e la modernità del pensiero mazziniano, il repubblicanesimo e la religione civile sono stati i temi trattati dall'on. Gianni Ravaglia. Il quale ha sottolineato come in momenti quali quelli in cui viviamo, di individualismo e scarsa attenzione all'etica ed alla morale, il teorizzatore dei doveri da anteporre ai diritti trovi forti resistenze. L'ex parlamentare ravennate si è particolarmente soffermato sul dibattito in atto relativo ai processi di integrazione con le varie etnie, concordando alla fine con le tesi del Presidente del Senato Marcello Pera e con quanti si battono per evitare che i nostri posteri debbano soccombere alle pretese egemoniche dell'Islam. |