da "La Sicilia" 6 dicembre 2002

Convocato vertice CdL

I repubblicani minacciano: "lasceremo la coalizione"

AGRIGENTO - Un'altra voce di dissenso all'interno della casa delle Libertà. Questa volta è il Partito repubblicano che in una riunione convocata dal suo segretario provinciale Giuseppe Catania ha esaminato la situazione politica in provincia in vista delle prossime consultazioni elettorali. Dal dibattito è emersa la "difficile convivenza" all'interno della locale CdL "nonostante l'apporto elettorale del Pri, in alcuni casi determinante, fin qui offerto alla coalizione".

In particolare è stato chiamato il causa il locale partito di Forza Italia che "finora nulla ha fatto per coinvolgere il Pri nel tavolo delle trattative e tanto sta facendo per sottacere gli impegni assunti, anche a livello nazionale, per chiudere le questioni rimaste ancora aperte al comune di Agrigento".

E' stato anche posto l'accento sulla non condivisione di taluni atteggiamenti che percorrono solo la linea privilegiata tra Forza Italia e Alleanza Nazionale lasciando fuori gli altri partiti alleati.

Al termine si è deciso che "il non riconoscimento del Partito dell'Edera alle esigenze di visibilità al Comune di Agrigento e della pari dignità all'interno della CdL, prima ancora degli accordi provinciali, determinerà il ricorso del Pri alla propria autonomia politica ribadita al congresso mazionale di Fiuggi che sancirà l'avvento della prossima scadenza elettorale con la presentazione di liste proprie nei quattro collegi e con propria candidatura alla presidenza della Provincia regionale di Agrigento".

Ed a proposito di candidature, Salvatore Petrotto, che nei giorni scorsi ha avanzato la sua candidatura alla carica di presidente della provincia, ci ha comunicato ieri che il leader del suo movimento Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, è stato invitato al congresso nazionale dell'Udc in programma a Roma nei prossimi giorni. Nell'occasione si potrebbe registrare un passaggio del gruppo nella coalizione di centro.

Soddisfazione viene infine espressa dalla segreteria politica agrigentina del Nuovo Partito socialista. In una nota a firma congiunta di Stefano Lentini, Eugenio D'Orsi, Gino Insalaco e Martino Maggio, per la convocazione del coordinamento provinciale della Casa delle Libertà, "unico organismo politico- scrivono - abilitato a prendere decisioni valide per tutta la coalizione.

Naturalmente, aggiungono, "gli sviluppi della situazione saranno seguiti con la dovuta attenzione vista la prossimità della scadenza elettorale. Ma su quanto accaduto, le valutazioni politiche del Nuovo Psi resteranno immutate.