Assemblea Annuale di Assocarta

Intervento del sottosegretario all'Ambiente Francesco Nucara

Signor Presidente,
Signori partecipanti,

questo appuntamento dell'Assocarta rappresenta una importante occasione di dibattito sulle prospettive dell'industria della carta.

La Relazione del Presidente è apprezzabile soprattutto per i risultati economici del comparto che non sembrano completamente negativi se paragonati ad altri comparti produttivi sui quali si è abbattuta la grave congiuntura economica dovuta alla crisi dell'11 settembre.

E dalla stessa Relazione si percepisce che segnali di ripresa già si intravedono, ripresa che sarà sicuramente consolidata nel secondo semestre di quest'anno.

Il settore si presenta quindi estremamente vivace e competitivo nel mercato europeo.

L'industria della carta è caratterizzata da una forte utilizzazione di risorse energetiche ed in questi ultimi anni ha fatto molti investimenti nello sviluppo di produzione di energia ad elevata efficienza i cui costi rappresentano una parte importante dei costi di produzione.

E' noto che la produzione della carta comporta una sequenza di operazioni di processo che si sono evolute ed affinate tecnologicamente nel tempo.

Ad ogni processo produttivo è, peraltro, associato un impatto sull'ambiente. Ne consegue che una corretta interazione fra gli operatori economici e la Pubblica Amministrazione deve essere mirata a definire e perfezionare la normativa ambientale, nell'ottica di uno sviluppo sostenibile che assicuri, da un lato, un elevato livello di tutela della salute e dell'ambiente e, dall'altro, il mantenimento dell'eccellenza e della competitività delle imprese italiane operanti nel settore cartario.

Le industrie del settore che basano la propria produzione sull'impiego di risorse rinnovabili, hanno una tradizionale e radicata propensione al riciclo delle fibre secondarie, utilizzano in maniera sempre più efficiente l'energia nei propri processi, e sono particolarmente impegnate per ridurre il consumo di acqua che è un elemento caratteristico e imprescindibile del processo produttivo della carta.

A tale proposito non posso esimermi da un particolare apprezzamento per i risultati significativi ottenuti nell'ottimizzazione dell'uso delle risorse idriche, problema questo che è alla vigile attenzione del Ministero dell'Ambiente. E' appunto di questi giorni un dibattito parlamentare che ha visto l'unanime consenso della maggioranza e dell'opposizione sugli strumenti più idonei a far fronte alla carenza di questo bene primario.

Signor Presidente,

il Rapporto ambientale di Assocarta che viene presentato in questa sede rappresenta un'importante iniziativa che ha raccolto l'adesione di molte imprese del settore e che si inserisce in quel progetto di notevole successo definito Ecogestione, lanciato dalla vostra Associazione nel 1998, e diretto a stimolare e favorire l'adozione di sistemi di gestione ambientale.

Il Rapporto si presenta come uno strumento efficace di stimolo verso la politica ed offre ad essa un grande contributo per definire e perfezionare le normative ambientali riguardanti il settore.

Esso, si inserisce, infatti, nell'ambito degli sforzi che il Ministero dell'Ambiente sta facendo per cercare di metter su un apposito Programma in materia, che potrà vedere il coinvolgimento anche delle associazioni di categoria e che sarà varato dopo l'approvazione del c.d. "Collegato Ambientale".

Anche il disegno di legge delega per il riordino della legislazione in materia ambientale attualmente all'esame del Parlamento rappresenta lo strumento più idoneo scelto dal Governo per affrontare in modo più incisivo e con adeguati strumenti finanziari i problemi degli incentivi al riutilizzo, al recupero ed al riciclo dei rifiuti, nonché le opportune forme di autosmaltimento. Quest'ultima, particolare, forma di smaltimento appare in linea con gli obiettivi di garantire una elevata tutela dell'ambiente e della salute, in quanto consente la minimizzazione delle operazioni di movimentazione dei rifiuti e, quindi, riduce l'impatto complessivo dell'attività sull'ambiente.

Tutto ciò in accordo agli indirizzi ed alle strategie comunitarie.

Un ulteriore sforzo ritengo debba essere compiuto per incrementare l'adesione ai sistemi di certificazione di prodotto.

La certificazione di prodotto, infatti, non riveste ancora, per la produzione cartaria, un'importanza paragonabile a quella dei sistemi di gestione ambientale. Se è pur vero che l'industria della carta è essenzialmente un'industria di processo, non va peraltro trascurata l'importanza attribuibile, anche in prospettiva di una crescente concorrenzialità dei mercati emergenti, alla adozione delle etichette ecologiche, che hanno lo scopo di certificare il ridotto impatto ambientale dei prodotti, secondo criteri definiti.

Da questo punto di vista, prendo atto dell'impegno profuso da Assocarta per la partecipazione delle aziende aderenti al sistema della norma ISO 14.000 per auspicare che allo stesso modo si possa registrare un significativo impegno delle aziende, anche promosso da Assocarta, per una adesione ai sistemi di certificazione Emas per la quale come ha ricordato il Presidente, tra il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e la Confindustria, è stato sottoscritto un protocollo di intesa, mirato ad incentivare la diffusione dei sistemi di gestione ambientale da parte delle imprese e a rafforzare la competitività del sistema Paese.

Io stesso, in rappresentanza del Ministero dell'Ambiente, ho illustrato il 9 maggio u.s., presso la sede di Confindustria tale accordo.

Con esso, Confindustria, ha assunto l'impegno di coinvolgere nei prossimi tre anni il maggior numero di imprese delle Associazioni confederate nell'adozione dei sistemi di gestione ambientale e nella loro certificazione secondo i modelli ISO 14.000 / EMAS

Mentre il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio ha stabilito in 25 milioni di euro le risorse necessarie per agevolare i costi sostenuti dalle imprese per il conseguimento della certificazione ambientale EMAS. Le risorse disponibili per le Piccole e Medie Imprese potranno esser utilizzate dalle piccole cartiere, che costituiscono ancora una buona fetta dell'industria nazionale, a differenza di quanto avviene negli altri Paesi UE, in cui mediamente gli impianti sono più grandi.

Anche in questo caso lo strumento legislativo più idoneo appare il disegno di legge delega al Governo.

Vi ringrazio per l'attenzione e termino con l'auspicio di una maggiore e più proficua collaborazione per:

la promozione della ricerca e la diffusione del patrimonio conoscitivo in campo ambientale;

la partecipazione attiva alle fasi di sviluppo di leggi e regolamenti ambientali compatibili sotto il profilo tecnico ed economico;

la promozione di accordi volontari e di iniziative fortemente caratterizzate dal punto di vista ambientale;

l' informazione, la sensibilizzazione, la formazione, in una parola la responsabilizzazione delle aziende in materia ambientale.

Roma 12 giugno 2002