I ragazzi della media di Bianco hanno ripulito uno spiazzo vicino alla scuola Una lettera di Nucara agli alunni. Esempio di volontariato ecologico Venuto a conoscenza, attraverso la prof.ssa Angela Colosi, della fervida attività ambientale svolta dagli alunni della media statale di Bianco, il sottosegretario all'Ambiente, Francesco Nucara, ha voluto esprimere ai "carissimi alunni" della scuola del centro ionico il suo personale apprezzamento con una lettera dai toni estremamente affettuosi. "Cogliendo l'invito di Legambiente e dimostrandovi sensibili agli insegnamenti ricevuti – scrive Nucara –, armati di vanghe, rastrelli, guanti da giardinaggio e tanto amore per la natura, avete riportato a nuova vita spazi che, a quanto mi si dice e come posso dedurre dalle foto che ritraggono sacchi e sacchi di erbacce, sembravano degni della più incolta "terra di nessuna". E cosa può dire, vedendo ciò, un sottosegretario all'Ambiente che ben conosce la caparbietà nel superare gli ostacoli, la voglia di fare e, se necessario, lottare per ciò che si ritiene giusto, la gioia che si prova alla fine di una grande fatica, emozioni comuni a tanti uomini ma, forse, ancora più forte e violenta per noi, cittadini di Calabria? Grazie. Grazie di cuore – continua la lettera del sottosegretario – a voi e a coloro che vi hanno inculcato valori così importanti per una corretta formazione, e idealmente estendo tale tale riconoscenza a tutti gli studenti che in tante parti della nostra Regione, anzi d'Italia, attraverso forme di "volontariato ecologico", dimostrano sensibilità e attenzione verso quelli che sono, e forse ancor più lo saranno per voi, future generazioni, snodi centrali di una politica che per troppo tempo ha sottodimensionato i problemi dell'ambiente. Ciò che voi, con il vostro entusiasmo, avete fatto – conclude la missiva – è ciò che tutti, uomini pubblici e privati cittadini, dobbiamo avere tra gli obiettivi primari della nostra esistenza: pregio naturale che la vostra bella scuola, davanti all'altrettanto dignitoso edificio che la ospita, sembra voler simbolicamente dimostrare ancora possibile". "Gazzetta del Sud" 9 giugno 2002 |