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GUGLIELMO NEGRI

 

Guglielmo Negri, Dodi per gli amici,  era nato a Roma nel 1926. Giurista, politologo e saggista, si era specializzato in Diritto Pubblico Comparato nelle università di Harvard e Oxford. Nei primi anni Cinquanta fu collaboratore diretto di Adriano Olivetti e partecipò attivamente alle temperie intellettuale da cui nacque il movimento di Comunità. Si dimise poi dall’incarico quando, presentandosi il movimento alle elezioni, fu posto davanti all'alternativa se aderire a Comunità o mantenere l'adesione al Pri.
Aveva successivamente vinto il concorso per funzionario della Camera dei deputati, nella quale percorse l’intera carriera, prima come consigliere, segretario della Commissione Difesa ed Affari Esteri, poi come capo del Servizio studi, legislazione e inchieste parlamentari e, infine, come Vicesegretario generale vicario. Durante questo periodo aveva mantenuto impegni accademici quale professore di Diritto Pubblico alla facoltà di Magistero dell'Università di Roma e di Diritto Comparato presso la sede di Firenze della Syracuse University.
Consigliere di Stato dal 1985 e professore ordinario di Diritto Costituzionale alla Luiss, Negri è stato Direttore della Scuola Superiore di Pubblica Amministrazione dal 1994 al 1998. In quest’ultimo anno è stato commissario straordinario della Federazione del nuoto del Coni. E' stato inoltre membro del Consiglio direttivo e presidente della delegazione di Roma del Touring Club Italiano.
Nel 1995, Negri è stato chiamato a ricoprire la carica di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con l'incarico dei rapporti con il Parlamento in seno al Governo Dini, funzione nella quale egli mostrò doti esemplari di equilibrio e di correttezza che gli valsero il riconoscimento e l'apprezzamento sia dei banchi della maggioranza sia di quelli dell'opposizione.
Collaboratore assiduo del Corriere  della Sera e de Il Messaggero, Negri ha avuto una vasta attività di scrittore. Il suo romanzo La gabbia ha vinto nel 1973 il premio Forte dei Marmi per la satira politica. Le sue memorie sono raccolte in tre volumi: Testimone di mezzo secolo (Il Mulino), Il quindicennio Cruciale. 1972-1987 (Luni Editore),  Un anno con Dini. Diario di un governo "eccezionale" (Il Mulino). Aveva appena completato la stesura di un quarto volume, dal titolo La Transizione Incompiuta (Luni Editore, novembre 2000).
Intensa la sua partecipazione alla vita politica italiana. Giovanissimo aderì al Partito d'Azione, entrando poi nel Partito Repubblicano a fianco di Giovanni Conti, di Oronzo Reale e di Ugo La Malfa. Membro della Direzione Nazionale, venne eletto presidente del PRI nel 1995, e riconfermato in questo incarico all'indomani del 41° Congresso di Chianciano del gennaio 2000.
E' scomparso improvvisamente, all'età di 74 anni, il 18 ottobre 2000.