Diga sul Menta/Il sottosegretario all'Ambiente indica i propositi del Governo per risolvere la crisi idrica Nucara: trenta mesi per completare l'opera "Il dramma di questa città è che qualcuno rema contro"
Fine settimana di lavoro. Il sottosegretario all'Ambiente Francesco Nucara l'ha trascorso in montagna. Due giorni dedicati non al relax ma agli impegni istituzionali. Venerdì rappresentava il Governo all'evento dell'ultimazione della galleria di derivazione della diga sul Menta; sabato a Gambarie ha visitato gli stand allestiti dai 600 studenti che partecipavano alla manifestazione "Helianthos". L'argomento del giorno è, ovviamente, la diga sul Menta, un'opera che nell'immaginario collettivo servirà per spegnere la grande sete della città. Nucara ha da ridire su certe critiche: "Qualcuno ha detto che la Diga sul Menta, iniziata 40 anni fa, è solo una vasca senza acqua. Innanzitutto, gli anni sono 20. Sono sempre tanti ma non bisogna dimenticare che 5 sono trascorsi per le proteste degli ambientalisti, che hanno preteso la valutazione di impatto ambientale quando per legge non era necessaria. L'appalto della diga, infatti, è antecedente alla normativa che la istituiva". Qualcuno ha lamentato l'aumento dei costi. "I costi sono lievitati perché negli anni Ottanta l'inflazione era al 20%". - E la mancanza d'acqua? "Chi ha visto la "vasca" vuota sarà pure attrezzato dal punto di vista giuridico ma incompetente da quello tecnico. L'acqua arriverà perché la diga è situata in una zona col più alto tasso di piovosità d'Italia e con neve abbondante per tutto l'inverno. La galleria aperta venerdì scorso servirà a portare acqua da altri torrenti. Il dramma di questa città è che qualcuno sembra si auguri che nulla funzioni. Ma i problemi, come amo ripetere, non hanno colore e tutti dovrebbero contribuire a risolverli nell'interesse dei cittadini". C'è chi pone il problema finanziario. "Le risorse finanziarie ci sono e da parecchi anni. Basti pensare alle centinaia di miliardi dei fondi europei e alle risorse disponibili presso il Ministero dell'Ambiente e la Regione. Si tratta, adesso, di coordinare il completamento della diga con l'acquedotto di adduzione alla città, per evitare che la discrasia che si potrebbe creare, come a Palermo, tra l'acqua invasata per i tempi di realizzazione dell'acquedotto, porti a inutili perdite di tempo". Possibile prevedere dei tempi? "Se riusciremo a sincronizzare tutto e mi pare ci sia la volontà di tutti gli interessati, Comune, Provincia, Regione e Governo, nel giro di trenta mesi nei rubinetti delle case reggine scorrerà l'acqua del Menta". - Con buona pace degli ambientalisti. "Gli ambientalisti che in questi anni hanno praticato l'idea dei pozzi dovrebbero fare un ecobilancio tra l'eventuale ipotetico danno ambientale che si creerebbe in Aspromonte e l'acqua salata che i reggini che i reggini bevono o meglio non bevono da quindici anni. Non sottovalutando i fenomeni di subsidenza. A Ravenna, infatti, il Governo ha bloccato sia lo sfruttamento della falda acquifera sia del gas per scongiurare rischi legati alla perdita di stabilità". Il ministero dell'Ambiente, d'intesa con Provincia, Regione e Comune fornirà una task-force di tecnici per il monitoraggio dei tempi e la verifica dello stato delle procedure. Ovviamente, tutto sarà legato alla volontà di operare. Nucara aggiunge: "Ci auguriamo che le istituzioni locali superino ogni divergenza e vadano d'accordo se si vuole raggiungere questo importante obiettivo e nei trenta mesi completare la rete idrica". Dal ministero giungono buone nuove sul fronte occupazionale. Giovedì c'è stata una riunione tra il sottosegretario Nucara, il direttore generale dello Sviluppo sostenibile Francesco Lacamera e il rettore dell'Università Mediterranea Alessandro Bianchi. Si è deciso di stipulare una prima convenzione per formare dei giovani da utilizzare presso il ministero come risorsa culturale per la città e la Calabria. Altre iniziative di questo genere sono state programmate in materia di master, assegni di ricerca etc. Il sottosegretario Nucara ha espresso la volontà di assegnare all'Ateneo reggino uno studio di fattibilità per la creazione di parchi cittadini utilizzando le pertinenze demaniali lungo le fiumare. Prevista la realizzazione di piste ciclabili, centri per pic-nic, chioschi, giochi per bambini. Paolo Toscano "Gazzetta del Sud" 22 luglio 2002 |