Le carenze della Provincia di Pesaro e Urbino Gli interrogativi del Pri Si viene a sapere che la provincia, dopo la tragedia di San Giuliano, cerca di conoscere lo stato di sicurezza dei 50 plessi scolastici di sua proprietà. L'assessore ai Lavori Pubblici scrive una letterina ai sindaci chiedendogli di compiere uno screening per quanto riguarda la sicurezza. E' davvero sorprendente che la provincia, proprietaria di uno stabile, non ne conosca le condizioni d'idoneità per quanto riguarda la staticità della struttura stessa. L'idoneità strutturale di una struttura è una caratteristica imprescindibile per l'usufruire del bene immobile. Non è pensabile che una scuola di proprietà della provincia abbia carenze, anche solo per quanto riguarda le varie certificazioni e prove di staticità. Fa ancora più specie che l'ente proprietario, la Provincia, chieda documenti ad altro ente, i comuni, che in realtà dovrebbe conservare agli atti il proprietario. I comuni saranno responsabili della gestione del bene immobile e perciò dovranno mantenere lo stato di sicurezza in funzione alle attività che verranno svolte: didattiche, sportive, d'intrattenimento ecc. I comuni dovranno mantenere idonei gl'impianti tecnologici, verificarne l'efficienza attraverso una manutenzione programmata, ma per quanto riguarda la struttura, le modifiche strutturali o quant'altro che comprometta o consolidi la staticità dell'immobile la provincia dovrebbe conoscere alla perfezione tutti i passaggi poiché è di competenza esclusivamente del proprietario. Potrebbe accadere che per trascuratezza una struttura non abbia le certificazioni sufficienti, allora la provincia in questo caso dovrà incaricare con urgenza il proprio ufficio tecnico, di cui il presidente Ucchielli giustamente ne vanta professionalità, e fare un check-up approfondito del caso. Addossare ai sindaci di una problematica che non spetta a loro è risibile e incomprensibile; se poi per fare un'indagine appropriata come quella richiesta c'è bisogno di tecnici altamente qualificati, che purtroppo, come sappiamo bene, molti comuni non possono permettersi, allora viene il dubbio se veramente si vuole risolvere il problema. Se vogliamo che le nostre scuole siano sicure davvero, evitiamo di fare propaganda e assumiamoci le nostre responsabilità fino in fondo, evitiamo di incolpare il governo, se in questi ultimi due anni la provincia sulla sicurezza delle scuole ha fatto poco o niente, se poi non siamo in grado neppure di controllare i documenti d'idoneità statica che si hanno nei propri cassetti. Pesaro, 10 novembre 2002 |