La Provincia ha innalzato la tassa di ammissione ai concorsi Le critiche dei repubblicani Siamo venuti a conoscenza, da un'indagine condotta dal Resto del Carlino, che la Provincia di Pesaro e Urbino ha innalzato la tassa di ammissione ai concorsi alla quota massima, portandola da lire 7.500 a 20.000 lire. Un aumento quasi del 400 per cento che non può essere giustificato in alcun modo se poi si considera che la nuova legge, con lo spirito di non aggravare di tasse le persone meno abbienti, in questo caso chi cerca un lavoro, dà la possibilità addirittura di eliminare completamente questa tassa, allora le 20.000 mila lire più che una tassa sembrano un furto. Il Pri ritiene sconcertante che un ente come la Provincia, in cui il Presidente si vanta di una gestione manageriale dell'ente, si riduca a racimolare quattro soldi da chi va in cerca di un posto di lavoro. Il Pri come ritenne ingiustificata l'applicazione dell'addizionale dell'Enel che colpisce ingiustamente il mondo produttivo, condanna ora questa tassa che sembra più una provocazione, mentre da parte di un ente pubblico ci si aspetterebbe uno sforzo concreto che agevoli i numerosi problemi del cittadino. I marchigiani, grazie agli sperperi della Giunta regionale D'Ambrosio, sono i cittadini più tassati d'Italia e quelli della provincia di Pesaro e Urbino, grazie a Ucchielli, i più tassati delle Marche. |