Il sottosegretario all'Ambiente trasforma l'idea in progetto, che potrebbe valorizzare le risorse del territorio

Nucara rilancia la Film Commission

"L'Aspromonte è un teatro di posa all'aperto. Attenti agli scherzi della Regione"

"La provincia di Reggio Calabria è un teatro di posa all'aperto ed è un vero peccato non sfruttare questa grande occasione". L'on. Francesco Nucara, sottosegretario di Stato all'Ambiente, rilancia la sua grande idea annunciata il sette settembre a Gambarie durante un convegno sulla "Festa della Montagna": la Film Commission in Aspromonte. "E bisogna fare presto – aggiunge – perché ho capito, ho fiutato che ci sono politici nella Regione che, magari in silenzio, stanno lavorando per realizzare la Film Commission in Sila, che è diventato Parco solo dal luglio scorso anche con il mio contributo. A mio giudizio però il Parco dell'Aspromonte, nato molto prima, ha caratteristiche migliori per questa iniziativa che si pone due precisi obiettivi: valorizzare il territorio e creare posti di lavoro. I vantaggi per la nostra provincia sarebbero enormi. Faccio appello alle istituzioni: al sindaco Giuseppe Scopelliti, al presidente della Provincia Pietro Fuda, alle stesse organizzazioni sindacali, all'Ente Parco affinché si creino le condizioni per realizzare la Film Commission in Aspromonte. Una grossa mano ci può venire dal presidente del Consiglio regionale Luigi Fedele, uno che crede nella valorizzazione dell'Aspromonte e dallo stesso direttore generale della Rai, Agostino Saccà". L'appello del sottosegretario Nucara non è casuale: la legge finanziaria regionale prevede in bilancio i fondi per la realizzazione della Film Commission in Calabria. Ma su questo argomento non è stata data la necessaria visibilità, per cui Nucara sospetta qualcosa. Sentiamolo:"Con mia grande sorpresa nell'incontro di Gambarie, dopo che è stata lanciata l'idea, non c'è stata reazione da parte del presidente Chiaravalloti presente. Ho appreso successivamente che già il 29 luglio è stato approvato un regolamento che fa riferimento alla legge finanziaria regionale e che prevede la realizzazione della Film Commission. Quindi se nessuno ha parlato in quell'occasione, debbo dedurre che ci sono idee diverse dalla mia. Detto chiaramente: la scelta dell'Aspromonte non piace al presidente Chiaravalloti. Lungi da me di fare vittimismo, una cultura che non mi appartiene, la cultura politica che invece mi appartiene è quella che mi consente di dire ciò che penso e sento. Per adesso solo il presidente dell'Amministrazione provinciale Fuda è d'accordo con me". La Calabria è l'unica regione in Italia a non avere ancora la Film Commission. Ma che cos'è? Spiega Nucara, che ha già un suo progetto ben definito: "La Film Commission è un organismo pubblico-privato, è un'organizzazione che ha come compito primario quello di offrire servizi, assistenza logistica e tecnica alle produzioni cinematografiche e televisive, ed in genere a tutto il mercato della produzione audiovisiva".

Ma cosa significa la Film Commission in termini più concreti?

"La presenza di una Film Commission, oltre a mettere in moto attività audiovisive locali, nazionali ed estere, ha sempre avuto un notevole effetto-indotto anche su altri settori che non le sono direttamente contigui: la cultura, la promozione e la valorizzazione del territorio, il commercio locale, la ricezione alberghiera, soprattutto il turismo. Faccio un esempio: il Piemonte si è dotato da tempo della Film Commission. Di recente ha presentato il progetto multimediale "Eagle files over Piemonte" promosso dalla Eagle Pictures in collaborazione con la Regione, l'Enoteca Piemonte e la Film Commission, per una produzione di quattro film che dovranno valorizzare le risorse storiche, ambientali ed enogastronomiche piemontesi. Il cinema è un eccezionale veicolo promozionale del territorio. Oggi il Piemonte è un laboratorio, un domani la provincia di Reggio potrà sfruttare questa idea: il progetto delle Eagle intende creare legami sempre più forti tra l'audiovisivo italiano e il cosiddetto "made in Italy", a partire dal vino e dalla gastronomia, fino alla cultura e alla moda".

E la provincia di Reggio avrebbe davvero tanti prodotti da promuovere.

"Certamente. Dal bergamotto all'olio, dal Museo con i Bronzi di Riace agli scavi della Magna Grecia, dal Lungomare alle bellezze dell'Aspromonte, un Parco da valorizzare anche a livello di immagine".

Quali sono le principali funzioni della Film Commission?

"Svolgere i ruoli di agenzia di primo contatto per gli operatori dell'audiovisivo; fornire i servizi richiesti dalle produzioni; facilitare il rilascio dei permessi amministrativi; individuare le location per le riprese; favorire i rapporti con istituzioni e privati; visite guidate ai luoghi, accesso ad archivi, immagini e informazioni culturali locali; ricerca delle soluzioni logistiche (alberghi, ristoranti, catering); ricerca delle soluzioni tecniche (macchinari, automezzi, strutture tecniche)". L'on. Nucara spiega: "La provincia di Reggio può essere considerata una sorta di studio cinematografico all'aperto: enormi potenzialità mai sfruttate a pieno mentre la produzione cinematografica e televisiva preferisce rivolgersi all'estero per le riprese: soprattutto nei paesi dell'Europa centro orientale, dove la manodopera e l'affitto della location sono a buon mercato; oppure, a parte gli studi di Roma ove si produce a costi elevati, nel Mezzogiorno quasi sempre in Puglia e in Sicilia. La presenza di una Film Commission avrebbe pertanto l'effetto di promuovere e valorizzare vaste aree del territorio, creando condizioni adeguate ad attirare produzioni cinematografiche e televisive italiane ed estere, non solo creando nuove opportunità di lavoro per giovani disoccupati, ma anche a tutti gli effetti indotti in favore dell'economia locale".

Perché il Parco Aspromonte?

"Perché l'Aspromonte, dal punto di vista ambientale, è certamente una delle zone più interessanti di tutta la provincia di Reggio. Si pone infatti al centro di tutto il patrimonio naturale paesaggistico e rappresenta un forte punto d'attrazione della regione, in condizioni di attivare innovativi interessi culturali e operativi legati al settore audiovisivo: un'occasione per promuovere una zona suggestiva ancora relativamente sconosciuta (o conosciuta superficialmente per altre vicende) in grado di dare grande immagine a tutta la Regione". Il sottosegretario all'Ambiente ha già un progetto che pubblichiamo a parte, ma lui insiste sul significato politico e promozionale dell'iniziativa: "Il connubio tra Ambiente e Audiovisivo nel Parco Nazionale dell'Aspromonte avrebbe un duplice effetto: da una parte di far conoscere il notevole patrimonio ambientale della provincia; dall'altra la possibilità che si dia inizio alla più auspicabile equazione della concezione cosiddetta proattiva dello sviluppo sostenibile: conoscenza uguale tutela ambientale uguale occupazione".

Tonio Licordari "Gazzetta del Sud" 16 ottobre 2002