Le valutazioni del repubblicano Marcello Attisani sull'abolizione del credito d'imposta

SIDERNO – Nei giorni scorsi il grido d'allarme - per l'imprevista abolizione del credito d'imposta che penalizza soprattutto le piccole imprese del Meridione - è partito dai dottori commercialisti della Locride con un pesante comunicato di protesta. Adesso è un giovane imprenditore, Marcello Attisano, noto in questa zona oltre che per la sua attività commerciale anche per essere stato consigliere comunale di Siderno, recente candidato alle Amministrative provinciali ed uomo di punta, nella Locride, del Partito Repubblicano. Marcello Attisano afferma, tra l'altro, che tra meno di tre mesi si vedranno gli effetti disastrosi della decisione. "Quando le poche aziende di produzione inizieranno a licenziare, e il potere di acquisto che esse esercitavano sui beni primari e di consumo inizieranno a mancare - dice Attisano - allora assisteremo ad un terremoto economico che non avrà altro che effetti negativi. Un terremoto, che colpirà prima di tutto le piccole aziende di produzione, le stesse aziende che, non avendo un elevato costo di lavoro, grazie al Credito d'imposta, iniziavano a farsi le ossa, a conquistare nicchie di mercato e permetteva agli imprenditori più coraggiosi di prendere impegni più a lungo raggio in scelte economiche di programmazione in infrastrutture e in produzione di serie". "Tutto ciò che per una vita non era stato pensato, iniziava giorno dopo giorno a maturare nella mente dei piccoli imprenditori. Solo che oggi, non so quanti si morderanno le dita se è vero di provvedimenti che richiedano i rimborsi a posteriori. Tutto ciò è semplicemente pauroso, chi chiede questo, non si rende conto del danno strutturale che può arrecare all'azienda che ha già fatto scelte economiche e che sta lavorando in "trincea". Sono convinto, ancora una volta, che tutte le aziende che hanno voglia di lavorare, verranno lasciate a fluttuare in acque pericolose. Come del resto è già successo con il ministro Visco, con l'alluvione del settembre 2000. Le aziende della Locride sono state chiamate a pagare le tasse, e in altre parti del Paese le tasse sono state rimandate. Anzi, in quelle zone, sono state organizzate le famose partite del cuore per poter sollevare quella economia. Da noi tutto tace". Marcello Attisano punta l'indice sui "politici" della nostra regione: è una specie di concerto silenzioso che sinceramente… mi fa sorridere pensando a Forattini mentre disegna la famosa scimmietta. Eppure il premio di occupazione, nella Locride, ha dimostrato di essere efficiente, efficace e strumento di grande opportunità, per imprenditori capaci, facendo riemergere nuove realtà, che credevano al credito d'imposta dimostrando, tra l'altro, che bastava poco per alleggerire le aziende. Se allo stesso modo avesse funzionato l'Istituzione regionale, per i fiumi di denaro che possiede allora sì che questo territorio in particolare, e la Calabria in generale avrebbero ben più spessore economico nel mercato Italiano. La materia prima, ambiente e turismo, sono largamente sottoutilizzati e i numeri delle presenze dei turisti nella Locride lo confermano. Inoltre, per questo lembo di terra, nessuna opera importante è mai partita e la cosa più vergognosa è che nessuna grande opera è programmata". Attisano così conclude: "Non so se Bruxelles starà sempre a guardare. So solo, che da decenni, assisto a decine di spot televisivi, tutti "gridano" l'aiuto per il Sud. L'ultimo, arriva dal Patto per l'Italia, indica tra le misure primarie, lo sviluppo per il Sud. Puntuale, quindi, arriva il paradosso e la contraddizione più netta: oggi, il bonus sull'occupazione per il Sud, non c'è più". E che la decisione del Governo sul credito d'imposta sia una grave jattura per il territorio della Locride che stava appena per alzare la testa, certamente, non può essere messo in discussione.

Aristide Bava "Gazzetta del Sud" 19/09/2002